Le parole dei bambini spesso sono parole di verità, nella loro assoluta spontaneità. E’ questo il caso del piccolo Filippo, il biondo tifoso nerazzurro autore del simpatico e spontaneo striscione indirizzato ai suoi idoli dell’Inter, in cui chiedeva, con garbo e gentilezza: “Potete vincere così a scuola non mi prendono più in giro?”
Una richiesta lecita da parte di un bambino di otto anni che, nella sua “fortunata” vita da tifoso non aveva mai avuto modo di vedere la sua squadra in difficoltà, ma, al contrario, sempre vincente, prima con Mancini e poi con Josè Mourinho in panchina. Ora, invece, dopo i due clamorosi K.O. della gestione Ranieri, contro Novara e Bologna, la situazione si è totalmente capovolta, rendendo la gara di Champions League contro il Marsiglia di Didier Deshamps, un viatico tanto delicato quanto decisivo per le sorti della panchina di mister Ranieri, più che mai traballante dopo la debacle per 0 a 3 di venerdì scorso.
Il suo destino sembra, ormai, praticamente segnato, anche se gli errori del tecnico romano sono comunque da ripartire con le scelte sbagliate della dirigenza interista, che non è stata in grado di ricostruire una squadra equilibrata, con alcune decisioni poco accorte in fase mercato come, ad esempio, l’addio di Thiago Motta nella sessione di mercato di Gennaio, che fa da contraltare ad arrivi non propriamente all’altezza e a decisioni tutt’altro che “oculate” come l’arrivo di Diego Forlàn che non può essere schierato nelle gare di Champions League.
Ecco, dunque, che il piccolo Filippo, con la sua tenera età, probabilmente non potrà comprendere ancora le ragioni profonde delle tante difficoltà della sua squadra, che rendono quei giocatori – fino a due anni fa campioni del Mondo, d’Europa e d’Italia – degli uomini vulnerabili, sul campo e nella testa, poco sereni e poco tranquilli.
Si invoca il ricambio generazionale, ma è difficile salutare a cuor leggero un totem come il capitano Javier Zanetti, uno dei pochi che “ci mette la faccia” anche in un momento tanto delicato: ecco, dunque, che il capitano ha accolto alla pinetina il piccolo Filippo, regalandogli la sua maglia autografata e provando a spiegargli, con parole semplici e dolci, che l’intento dello spogliatoio nerazzurro è quello di provare a “invertire la rotta”, partendo già dagli ottavi di Champions League, ma non sarà semplice, questo è chiaro.
Il piccolo Filippo, dunque, ha ottenuto già un piccolo successo: qualche ora insieme ai suoi idoli, che ha consolidato ancor di più il suo candido amore verso l’Inter, al punto da voler sottolineare ai microfoni delle Tv che lo hanno seguito in questa giornata dal sapore speciale per lui che “piuttosto cambio scuola, ma non cambio squadra”…
Intanto, nel derby continuo di Milano, soprattutto in un momento in cui i cugini rossoneri sono primi in classifica, hanno battuto l’Arsenal per 4 a 0 nell’andata degli ottavi di Champions League, e si accingono a disputare la sfida-scudetto sabato prossimo a San Siro contro la Juventus, la risposta dei tifosi rossoneri al piccolo Filippo non si è fatta attendere, con uno striscione che, all’indirizzo dei nerazzurri, recitava: “potete continuare a perdere così continuiamo a prendere in giro Filippo a scuola?”