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NFL, bufera sui Saints. Taglie sugli avversari per metterli KO

E’ una vera e propria bufera quella che si sta abbattendo nelle ultime ore sui New Orleans Saints, per una vicenda che potrebbe portare gravi conseguenze alla franchigia della Louisiana in vista del prossimo campionato NFL. In sostanza la Lega avrebbe scoperto alcune “taglie” che circolavano all’interno dello spogliatoio della squadra nero-oro: queste taglie (ovviamente illegali) stabilivano dei premi in denaro come ricompensa ai giocatori per provocare quanti più infortuni possibili al team avversario di giornata.

La pratica, secondo fonti ben informate, era in uso da ben 3 anni ed ha avuto inizio proprio nell’anno in cui i Saints si laurearono campioni del Mondo battendo nel 44esimo Super Bowl gli Indianapolis Colts. Lo staff difensivo di New Orleans, capitanato dal defensive coordinator Gregg Williams (da qualche mese passato ai Saint Louis Rams), con questo discutibile metodo incentivava i giocatori a colpire in modo molto duro gli atleti dell’attacco avversario e ciò che mette i brividi in tutta questa storia è che se si provocava un infortunio a qualcuno dell’altra squadra, il premio della “taglia” aumentava drasticamente!

I giocatori coinvolti in questa vicenda sarebbero dai 22 ai 27, ovviamente tutti facenti parte del reparto difensivo dei Saints, oltre allo staff è finito nell’occhio del ciclone anche il capo allenatore Sean Payton, che non solo era consapevole ma appoggiava anche il metodo delle taglie all’interno dello spogliatoio.

Erano gli stessi giocatori ad alimentare il montepremi delle taglie, passando poi a riscuotere in caso di “successo”: 1000 dollari di ricompensa se gli avversari lasciavano il campo in barella, 1500 invece in caso di abbandono definitivo della partita! Ovvio lo stupore all’interno del mondo della NFL, tra i tifosi, tra gli addetti ai lavori, quando è trapelata l’indiscrezione. Una notizia shockante a dir poco ancora di più se si considera che da accordi presi tra staff difensivo e giocatori i premi venivano raddoppiati nei playoff visto che la posta in palio era maggiore.

L’inchiesta, condotta dal Security Department della Lega, si e’ sviluppata attraverso l’esame di 18.000 documenti e oltre 50.000 pagine. Osservati speciali nei playoff del 2009 furono Kurt Warner, quarterback degli Arizona Cardinals e Brett Favre, quarterback dei Minnesota Vikings ma nella lista nera di Williams ci sarebbero una ventina di giocatori in totale che avrebbero per così dire “beneficiato” del trattamento riservato loro dai difensori dei Saints.

La NFL si sta impegnando molto per dare sempre più importanza alla sicurezza dei giocatori e alla sportività in campo ed anche per questo i Saints sono dunque entrati nell’occhio del ciclone, come confermato dal commissioner della Lega di football americano Roger Goodell attraverso una nota:

E’ nostra responsabilità proteggere i giocatori e l’integrità dello sport, questi tipi di comportamenti non saranno tollerati. Abbiamo fatto progressi significativi cambiando la cultura relativa alla sicurezza dei giocatori e non abbiamo intenzione di compiere passi indietro. C’è ancora tanto da lavorare.

Il football è uno degli sport più duri (se non proprio il più duro in assoluto, a prova di questo si vedano le protezioni che usano gli atleti in ogni partita) per la violenza dei colpi che si scambiano i protagonisti in campo ma tutto è sempre contenuto nei limiti del regolamento. Per via di gravissimi infortuni nel corso della storia (che fanno veramente impressione) ogni anno la NFL ha cercato sistematicamente di migliorare la sicurezza in campo. Ora invece questa brutta vicende getta una lunga ombra sulla sportività delle squadre. Intanto i Saints, che sono stati scoperti, rischiano veramente grosso: negli sport professionistici americani, come tutti sanno, non ci sono retrocessioni per poter penalizzare le squadre. Ma esistono altri metodi punitivi, innanzitutto sembra probabile che New Orleans possa perdere la scelta del primo giro al prossimo Draft (se non tutte e 7 le sue scelte!), poi potrebbero arrivare forti multe che potrebbero avere influenza nelle trattative di rinnovo contrattuale con i giocatori già a roster o più semplicemente con i free agent che si vogliono ingaggiare sul mercato. In ultimo ma non meno importante, ci sono da contemplare le eventuali squalifiche sia allo staff tecnico che agli atleti coinvolti. Per non parlare poi delle possibili cause giudiziarie intentate dai giocatori che hanno subìto infortuni proprio contro i Saints (eventualità tutt’altro che remota secondo gli esperti americani).

I Saints tremano perchè da questa vicenda potrebbero uscire veramente male e rischiano di dover ricostruire la squadra di nuovo da 0 in vista dei prossimi anni.

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