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Az Alkmaar – Udinese 2-0. Friulani troppo rinunciatari

Gira tutto storto all’Udinese nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. In casa dell’Az Alkmaar infatti i friulani perdono per 2-0 e il loro cammino nella competizione europea si complica. Nel match di ritorno infatti la squadra di Guidolin dovrà vincere con tre gol di scarto per accedere al turno successo. Un’impresa non facile, specie alla luce dell’Udinese vista in Olanda. Una formazione rinunciataria che ha badato più a contenere che a pungere, resistendo per più di un’ora ma dovendosi arrendere alle reti di Martens e Falkenburg. Non sono mancate le critiche a Guidolin: con Isla, Badu, Basta, Abdi, Barreto, Torje, Fabbrini e Fernandes fuori causa diversi motivi, e con Pinzi cha ha giocato pur non essendo al top, è apparso quantomeno azzardato, considerato che si trattava di un ottavo di finale, lasciare fuori la stella dei bianconeri Di Natale.

L’allenatore friulano infatti ha schierato i suoi con un abbottonato 3-5-1-1: Handanovic tra i pali, trio di difesa formato da Benatia, Danilo e Domizzi. Al centro ecco Pazienza, Pinzi ed Asamoah con Ferronetti e Pasquale larghi ma che hanno il compito di aiutare la difesa. In avanti Armero gioca appena dietro all’unica punta Floro Flores. Verbeek invece schiera i suoi con uno spregiudicato 4-3-3, puntano molto sulla spinta di Poulsen a sinistra mente in avanti c’è Altidore, giocatore statunitense che sta attraversando un ottimo stato di forma. Az Alkmaar Udinese dunque è un match che sulla carta dovrebbe regalare spettacolo.

Antonio Floro Flores © Anteprima/AFP/Getty Images

Nonostante lo schema offensivo dei padroni di casa, sono gli ospiti, seguiti da circa settecento sostenitori, a cominciare meglio. Passano appena 3’ ed Armero da fuori area tenta la conclusione: palla di fuori a lato. Intanto Battocchio si riscalda a bordo campo: il tutto a causa di alcuni problemi intestinali che hanno colpito Pinzi prima del match. Ma quest’ultimo ce la farà a rimanere in campo e a continuare l’incontro. L’Az, dopo un avvio incerto, esce allo scoperto e prende in mano le redini dell’incontro: ci prova Elm due volte, ma Handanovic è attentissimo e sventa i due tiri, il secondo dei quali su calcio di punizione, del centrocampista di casa.

L’Udinese dal canto suo si chiude, con Ferronetti e Pasquale che arretrano tanto che la formazione di Guidolin sembra giocare più col 5-3-1-1 che con il 3-5-1-1. Qualche lancio verso Floro Flores, completamente isolato, e nulla più. Diversamente dall’Az Alkmaar che ci prova con Holman, ma Handanovic gli sbarra la strada. L’unico sussulto dei padroni di casa, prima dalla chiusura della frazione, è targato Armero, il quale su un calcio di punizione chiama in causa Alvarado il quale risponde presente. Si chiude così il primo tempo e agli olandesi il pareggio sembra stare strettissimo.

Ad inizio ripresa la formazione friulana finalmente sembra essersi svegliata dal torpore iniziale, e Floro Flores comincia a ricevere qualche pallone giocabile. La sensazione è chi gli olandesi abbiano accusato la stanchezza dopo il grande primo tempo. Ne approfitta Pasquale con un tiro che fa la barba al palo della porta difesa da Alvarado.Ma ecco che poco dopo arriva la zampata degli olandesi: Martens, servito in area di rigore, fa secco Handanovic. Verbeek a questo punto fa due cambi per dare respiro al proprio centrocampo, inserendo Gudmundsson e Falkenburg per Beerens e Martens.

A 11’ dalla fine Guidolin si ricorda di avere in panchina Di Natale e lo getta nella mischia al posto di Pasquale. Intanto Asamoah e Ferronetti provano a bucare Alvarado, ma senza fortuna. Trova il gol invece Falkenburg che di fatto chiude i conti e regala all’Az una vittoria meritata. Ovviamente l’Udinese, per trovare il passaggio del turno al ritorno, dovrà fare qualcosa di diverso rispetto a quanto lasciato intravedere in Olanda.

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