La notizia è di quelle che portano con sè una grande risonanza ed un forte impatto connesso, in particolare, a due fattori assolutamente rilevanti: il soggetto e l’oggetto. In primis, il soggetto, ossia la Formula Uno, il circus dorato e plurimilionario che muove capitali ed espande la sua portata in ogni parte del mondo, dai Paesi emergenti a quelli della vecchia Europa; l’oggetto, invece, è la possibile quotazione in borsa, sulla piazza di Singapore o di Hong Kong.
Una notizia non ancora ufficiale ma che pare avere buone probabilità di diventarlo ben presto, considerando che l’ipotesi in questione è stata discussa apertamente dal presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, a margine della presentazione di un nuovo centro per le cure delle malattie neuromuscolari dell’infanzia all’Ospedale Niguarda di Milano, alla cui realizzazione la scuderia di Maranello ha dato un diretto contributo. Il presidente del Cavallino, infatti, si è mostrato ben disposto all’eventualità di una quotazione in borsa per la Formula Uno, perchè tale operazione porterebbe con sè sicuri benefici, fra cui maggiore “trasparenza e stabilità”: in tal senso, il riferimento – neppure troppo velato – pare essere rivolto ad una necessità di cambiamento radicale rispetto all’attuale situazione, in cui gli aspetti della gestione economica e commerciale dei diversi team sono perlopiù gestiti dalla società Formula One Group, posseduta – a sua volta – in parte da Cvc Capital Partners che, però, ha progressivamente ridotto la sua partecipazione, ed in parte dallo stesso patron Bernie Ecclestone.
I tempi necessari a gettare le basi per l’avvio della “nuova fase” non dovranno essere, però, troppo lunghi ed, in tal senso, pare che già nel corso della riunione di venerdì prossimo a Montecarlo (dove si correrà nel weekend anche il prossimo Gran Premio, ndr) i vari team discuteranno la delicata questione, considerando che – se l’operazione dovesse avere concreta attuazione – le diverse squadre entreranno direttamente come azionisti e soci del progetto. Ci sarà da testare gli umori dei diversi team ed, in particolare, di quelli più potenti ma, se i vari step necessari verranno superati senza intoppi, già per la fine del mese di giugno la collocazione potrebbe prendere il via, con un’offerta iniziale da circa 2,3 milardi di euro in azioni, pari a 3 miliardi di dollari.
Oltre alla conferma da parte di Montezemolo, anche Dow Jones Newswires ha segnalato che Cvc Capital, la società che detiene attualmente il 40% del capitale della Formula One Group (la quota del 25% è di proprietà di Ecclestone, mentre la restante parte è di proprietà di BlackRock, Waddell & Reed Financial e Norges Bank Investment Management, ndr) si starebbe apprestando a lanciare una campagna di marketing appositamente studiata per il prossimo lancio in borsa, a partire dalla metà di giugno.
Alla luce di tale notizia riportata, sembra che la piazza borsistica prescelta sia quella di Singapore, che avrebbe già dato il parere favorevole al lancio dell’operazione, e lo stesso Bernie Ecclestone si recherà nella metropoli asiatica subito dopo il Gp di Monaco per definire nel dettaglio tutti gli aspetti necessari.