Nessuno sconto di pena per Andrea Masiello. Il gip del tribunale di Bari, Ambrogio Marrone ha rigettato la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali dell’ex difensore del Bari, e dei suoi amici Fabio Giacobbe e Gianni Carella. I tre erano stati arrestati il 2 aprile scorso con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Masiello aveva chiesto il patteggiamento per 22 mesi mentre 17 mesi per gli altri due arrestati, con l’assenso dello stesso Pm titolare dell’indagine. Il Gip ha negato la richiesta ritenendola la pena dei tre troppo bassa. Resta invece confermata la misura degli arresti domiciliari per tutti e tre gli indagati.
I motivi che hanno portato il Gip di Bari alla decisione di rigettare la richiesta di patteggiamento risiederebbero nell’ipotesi molto probabile di reato di truffa ai danni dell’Associazione Sportiva Bari. Altro elemento fondamentale per la decisione di Marrone sarebbe la congruità della pena (22 mesi per masiello e 17 per gli altri due) e la non concedibilità della sospensione condizionale, per il rischio di reiterazione del reato.
Il Gip ha rinviato gli atti alla Procura affinchè faccia le proprie considerazioni. La negazione del giudice apre ad una novità importante infatti adesso questa decisione potrebbe essere usata dal club pugliese anche in sede di giustizia sportiva e potrebbe evitare al Bari una penalizzazione per responsabilita’ oggettiva in quanto sarebbe indubbiamente la parte lesa degli “affari” di Masiello.
Le partite interessate sarebbero quattro riferite al campionato 2009/2010 e 2010/2011: Udinese-Bari (3-3), Bologna-Bari (0-4), Cesena-Bari (1-0) e il derby Bari-Lecce (0-2).