Come preannunciato ieri, Thiago Silva è ormai ad un passo dal dire oui al Psg. Leonardo può già rilassarsi, mentre Ancelotti dovrà mettersi presto al lavoro per modellare una squadra che si preannuncia ricca di stelle. Il club parigino sta ripercorrendo le tappe del Manchester City, con cui ha in comune i petroldollari. Primo anno senza colpi di scena, mentre dal secondo in poi liberi tutti, i soldi ovviamente. Il difensore brasiliano è nella capitale francese già da ieri, dove ha avuto modo di incontrarsi con la dirigenza del Paris Saint Germain intorno alle 18, mentre la Francia sfidava i Leoni d’Inghilterra. Galliani arriverà invece oggi, pronto per chiudere l’affare. Bene, tutti d’accordo quindi, tranne uno. Braida infatti ha voluto smentire la cessione di Thiago. L’ultimo profeta?
CONTRATTO DA ROI – Nella giornata di ieri, durante l’incontro con gli uomini di Nasser Al-Khelaïfi, Thiago Silva ha ricevuto un’offerta da Roi di Parigi, 10 milioni di euro, più del doppio di quanto guadagni ora a Milano, cose che soltanto Messi e altri pochi eletti possono capire. Ed evidentemente nella casta dei top-player rientra di diritto anche il difensore del Milan, dopo tre stagioni “discrete” in Italia e con la Nazionale verdeoro.
VOLO GALLIANI – Alla seconda offerta proveniente direttamente dalla Torre Eiffel Galliani non c’ha più visto e si è diretto in fretta e furia a Parigi per concludere l’affare. Non capita tutti i giorni, sopratutto di questi tempi, che un club bussi alla tua porta con un assegno da 40 milioni di euro (+ altri 10 in bonus) per un tuo difensore, sia esso il più forte del mondo. Cifra che se paragonata con gli altri trasferimenti nel reparto difensivo non trova eguali. Un’offerta irrinunciabile anche per una società come il Milan, la quale aveva più volte dichiarato in passato che nessun calciatore sarebbe stato venduto per questioni economiche. Un altro mito dei rossoneri è così crollato.
FUORI TEMPO – In tutto questo è quasi paradossale la posizione di Ariedo Braida, che stamattina ha ribadito l’incedibilità di Thiago Silva, sebbene in contemporanea il numero due di Via Turati prendeva a Linate l’aereo con cui avrebbe raggiunto neanche un’ora dopo la capitale francese, e stavolta non per assistere al Roland Garros. Il tempo delle pallate è finito, il tifoso rossonero non vuole più riceverle, ha bisogno di altro. Altro che corrisponda alla voce rinforzi, e non l’ennesimo gioco del mago Houdini, con l’assegno degli sceicchi fatto scomparire misteriosamente così come accadde per Kaka, quando gli oltre 60 milioni di euro incassati vennero utilizzati per ripianare il debito.
PSICOLOGIA – Tornando a Thiago Silva, perché ha accettato l’offerta del Psg? Perché quello che è considerato universalmente uno dei più forti difensori centrali al mondo accetta di andare in Ligue One, campionato discreto ma non eccelso? Solo per soldi? Difficile, anche perché il Barcellona volendo avrebbe potuto avvicinare, e di molto, la proposta parigina. E allora, c’è dell’altro? Oui. Non è la bellezza della città, chiariamo subito. E’ una scelta dettata da quella che rappresenta forse la scommessa più affascinante dell’intero continente europeo. Il Barcellona ha perso l’appeal che fino a qualche tempo fa lo rendeva unico dopo i successi dell’era Guardiola. In Inghilterra il City non è più una scommessa da vincere. Resta il Psg, con Carlo Ancelotti in panchina e Leonardo nei piani alti della Torre Eiffel. Per una sfida internazionale alle super-potenze del calcio. Oggi Thiago Silva, domani Lavezzi, e poi potrebbe arrivare anche il turno di Dani Alves. C’è dell’altro?