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Hamilton-McLaren e il rinnovo spinoso

Nonostante la bella e importante vittoria di domenica nel Gran Premio del Canada, in casa McLaren non può che tenere ancora banco la questione sul rinnovo di contratto di Lewis Hamilton. L’inglese, fresco di trionfo a Montreal e settimo vincitore diverso su sette gare disputate di questo avvincente Mondiale 2012 di Formula 1, è ora leader della classifica mondiale con due punti di vantaggio sullo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso.

Il contratto che lo lega alle Frecce d’argento scadrà alla fine di questa stagione e le voci su un suo possibile futuro appaiono molto discordanti. Nel week-end di Montecarlo, che ben tre settimane fa ha ospitato il Gran Premio di Monaco il quotidiano inglese “The Guardian” aveva lanciato un indiscrezione secondo la quale il team di Woking sarebbe disposto a offrire al campione inglese un rinnovo di cinque anni a 30 milioni di dollari a stagione per un investimento che portebbe nelle casse del campione del mondo 2008 la cifra astronomica di 150 milioni di dollari. In più andrebbero ad aggiungersi gli eventuali bonus che porterebbero Hamilton ad essere il pilota più pagato della Formula 1 proprio davanti al suo ex compagno di squadra Fernando Alonso.

Ma la riformulazione del contratto prevederebbe anche la rivisitazione dei diritti d’immagine e della gestione degli sponsor personali, che il manager di Hamilton, Simon Fuller, vorrebbe in favore del suo assistito. Ma a questo fanno da contraltare le dichiarazioni proprio nei giorni scorsi del presidente della McLaren Ron Dennis, che aveva ammesso che a queste cifre il rinnovo del pilota potrebbe complicarsi di molto. Il capo della scuderia inglese infatti ha fatto capire a chiare lettere che il problema principale sul rinnovo è esclusivamente economico in quanto il contratto che attualmente lega Hamilton con la McLaren era stato firmato quando la situazione dell’economia mondiale era ben diversa, anche se le cifre sono nettamente più basse. Lo stipendio annuale dell’anglo-caraibico infatti si aggira sui 14 milioni di dollari (circa 17 milioni di euro), il che significa che l’ingaggio alle cifre precedentemente descritte verrebbe addirittura raddoppiato: ” E’ pagato con cifre molto alte, anche più di me. E’ una situazione complessa. Il contratto che sta per scadere era stato firmato quando l’economia era un po’ diversa, dunque ora serve un po’ di equilibrio”. 

Per cui proprio il patron del team non ha escluso un suo addio a fine stagione: “E’ normale che si guardi intorno. Lui valuterà tutto ciò, noi guarderemo anche a chi è disponibile”. Ma non è un mistero che sia Dennis, sia Martin Whitmarsh, team principal della McLaren, confidino nel lungo rapporto che ha legato sin dagli inizi della sua carriera Hamilton con la scuderie inglese per far si che un accordo alla fine venga trovato. Anche se l’entourage dell’inglese sta prendendo tempo, per cercare di capire se possano presentarsi altre opportunità dalle altre scuderie di vertice. In questo senso Red Bull, Mercedes e anche la stessa Ferrari stanno alla finestra, forti della consapevolezza di essere le uniche scuderie che al momento potrebbero garantire cifre importanti aggiunte alla competitività della vettura.

Lewis Hamilton © Paul Gilham/Getty Images

La Red Bull è da tempo sulle tracce del pilota inglese con il quale vorrebbe formare un dream team con il tedesco Sebastian Vettel ma Helmut Marko, numero uno del team anglo-austriaco frena su questa possibilità non considerando il pilota inglese adatto alle caratteristiche del team: “E’ chiaro che in questo momento Hamilton sta valutando le sue alternative, ma anche essendo il pilota più forte devi essere tu ad adattarti alla struttura del team e non il contrario”, questo in riferimento chiaramente al fatto che Hamilton vuole essere il leader del proprio team mentre a Milton Keynes hanno già il loro pilota di punta ovvero Vettel. In più Marko ha fatto intendere di voler continuare con Mark Webber nel ruolo di “numero due” della squadra, negando i contatti di quest’ultimo con la Ferrari e chiudendo le porte ad Hamilton.

Ma anche in Ferrari si vive una situazione simile con l’intoccabile Alonso che ha già vissuto un’esperienza a dir poco infernale con Lewis ai tempi della McLaren. Per cui la Rossa eviterebbe volentieri di ripetere gli screzi dei due del 2007 anche se il loro rapporto è tornato alla normalità e Felipe Massa è sempre in situazione precaria all’interno del team di Maranello. Per quanto riguarda invece la Mercedes, Norbert Haug ha fatto più di un pensierino sul pilota inglese, forte anche della partnership di Mercedes con il team di Woking. Il team tedesco starebbe pensando di lasciare la restante parte del pacchetto azionario della McLaren al team inglese pur di assicurarsi le prestazioni dell’anglo-caraibico che andrebbe a far coppia con Nico Rosberg a discapito di Michael Schumacher, che sempre per un intreccio del destino tornerebbe alla Ferrari al posto di Massa (?). Ma siamo sicuri che Hamilton lascerebbe la McLaren per un team che attualmente non dimostra di avere la stessa competitività?

Certo è che per la McLaren sarebbe davvero un errore lasciarsi scappare un Hamilton come quello visto in Canada, ma anche in questo inizio di stagione in cui come mai prima d’ora è andato a punti con una regolarità straordinaria. E’ vero che la vittoria è giunta solo al settimo appuntamento, ma in tutte le gare ha saputo raccogliere punti importanti portando a casa sempre il massimo delle sue potenzialità e anche oltre. Ed è grazie a questo lavoro se ora si trova in testa alla classifica del campionato.

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