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Dalle stelle alle stalle. Hulk diventa un peso per lo Zenit

In casa Zenit è scoppiata la grana Hulk. Il brasiliano, sostituito a dieci minuti dalla fine della sfida Milan-Zenit, ha avuto un lungo battibecco con il tecnico della squadra russa Luciano Spalletti e nel dopo partita, ai microfoni delle varie emittenti televisive, ha dichiarato di aver un problema con il mister toscano. L’amore tra l’attaccante e il club russo è durato tre mesi esatti, un po pochini per un giocatore pagato quasi 50 milioni di euro all’inizio di settembre. Ma di fatto questo è il calcio attuale, spese folli, ingaggi milionari e al primo problema si chiede la cessione. Secondo le malelingue, dietro lo sfogo di Hulk, ci sarebbe la voglia di lasciare San Pietroburgo, città bella ma fredda, non l’ideale per un brasiliano. E se ci fosse la pressione di qualche squadra europea? Nulla viene escluso.

L’UOMO VERDE– Soprannome a dir poco scontato quello dato all’attaccante brasiliano. Hulk è esploso al Porto, vincendo vari titoli nazionali e un’Europa League, che gli ha permesso di farsi notare dal grande pubblico (soprattutto in coppia con Falcao).

Hulk
Hulk potrebbe lasciare lo Zenit a gennaio © Giuseppe Cacace/AFP/Getty Images

SPOGLIATOIO IN RIVOLTA – Arrivato allo Zenit in coppia con Witsel per un esborso totale di circa 80 milioni di euro, sembrava poter garantire il salto di qualità alla squadra russa in campo internazionale. Niente di tutto ciò. Due giocatori della vecchia guardia (Kerzhakov e Denisov) del club di San Pietroburgo non hanno usato mezzi termini per definire eccessiva la spesa per il brasiliano (e anche per il belga), rimarcando soprattutto la differenza tra il loro ingaggio e quello del nuovo arrivato. Lo scontro tra vecchi e nuovi costringe la società ad usare il pugno duro con Kerzhavov e Denisov mettendoli entrambi fuori rosa. Successivamente i due calciatori russi sono tornati ad allenarsi a tempo pieno insieme ai compagni.

IL RENDIMENTO – La protezione della società nei confronti di Hulk non è stata di certo ripagata dal brasiliano che ha alternato prestazioni al limite della sufficienza ad altre ben al di sotto delle sue potenzialità. Le statistiche non mentono. Su 12 partite disputate tra Premier Russa e Champions League, ha realizzato solamente 3 gol. Dopo aver speso quasi 50 milioni di euro per prelevarlo ad inizio settembre dal Porto, lo Zenit si aspettava ben altri numeri, naturalmente più importanti, e l’approdo in Europa League, tramite il terzo posto nel girone di Champions, non soddisfa pienamente la società che si aspettava un cammino decisamente diverso dopo le folli spese estive.

LA MINACCIA – Botta e risposta tra Spalletti ed Hulk al termine della partita contro il Milan. Il brasiliano ha confermato di avere dei problemi con l’attuale tecnico, considerando anche l’opzione di lasciare San Pietroburgo se la situazione dovesse rimanere tale. La risposta dell’ex allenatore della Roma non si è fatta attendere e assecondando il suo giocatore, ha aperto alla possibilità di una sua cessione nel mercato invernale.

IL MERCATO – Ad inizio articolo abbiamo lanciato la bomba. Potrebbe esserci qualche top club europeo dietro questi problemi? In estate, il giocatore è stato più volte accostato al Chelsea e questa opzione potrebbe tornare di moda, visto il filo conduttore che lega il presidente dei blues Roman Abramovich alla Russia. Se invece, vogliamo parlare un po di fantacalcio, un trio formato da El Shaarawy, Balotelli e Hulk potrebbe creare il panico totale a qualsiasi difesa. Appunto, solo fantacalcio…

Ecco il video della lite tra Hulk e Spalletti dopo la sostituzione
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