Non è di certo la stagione più propizia per i reality di Italia Uno, merito di scelte di poco gusto, soprattutto perché inadatte al pubblico italiano che non sarà il più sofisticato, ma riesce ancora a mantenere dei limiti. Già dopo la prima puntata di “Tamarreide“, il Codacons ha richiesto la sospensione del programma condotto da Fiammetta Cicogna, che di strada ne ha fatta da quando si limitava a suonare le tastiere negli spot della TIM, anche se ci ritroviamo, adesso, a rimpiangere quei tempi, in cui si limitava a tacere e a muovere le dita sui tasti con poca delicatezza. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, adesso chiede all’Agcom di intervenire, giudicando “Tamarreide” come un programma “diseducativo, che mostra situazioni ambigue, volgarità e scene hot inadatte alla prima serata” e ne chiede la sospensione, soprattutto perché sono pervenute svariate segnalazioni e nessuna che fosse positiva. A quanto pare la formula dei tamarri, scopiazzatura dell’americano trash “Jersey Shore” agli italiani non piace ed infatti i celebri tamarri d’oltreoceano che hanno origini italiane, non sono stati visti di buon occhio quando sono arrivati nella raffinata Firenze. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, poi, è stata la seconda puntata del programma, che ha visto scene poco consone ad un programma mandato in onda in prima serata. Quattro tamarri in una lussuosa villa a Capri si sono dati praticamente al sesso di gruppo. Chiamatela orgia soft o come vi pare, ma le proteste sono state immediate ed anche giustificate. Di divertente, in un programma del genere, c’è ben poco e sapere in che modo vivano i tamarri, quasi come fossero una specie avulsa dal genere umano, forse all’Italia non interessa, così come non interessava a nessuno vedere i concorrenti nelle strette tutine di “Uman take control“. Italia Uno registra un flop dietro l’altro, non è forse ora di cambiare definitivamente rotta?