Le parole di Massimo Moratti il giorno seguente alla vittoria dell’Inter contro il Catania nel turno pomeridiano della giornata domenicale, con tanto di rimonta da 2-0 a 2-3, sono frutto del buon umore connesso al risultato positivo maturato ed in tal senso inquadra e ricostruisce sotto una luce differente anche l’episodio accaduto alla vigilia della trasferta etnea, ossia la lite con tanto di urla e spintoni tra Antonio Cassano e il tecnico Andrea Stramaccioni. Se a “caldo” era inevitabile considerarlo come un episodio sicuramente da condannare, oggi il presidente Massimo Moratti minimizza la portata di quell’episodio, dipingendo Antonio Cassano come un “artista” che, per questo motivo, deve essere capito e compreso nella suo essere estroso e sopra le righe e, si sa, “fanno cose un po’ speciali”. In tal senso, le parole del presidente Massimo Moratti sembrano quasi parafrasare la canzone del cantautore Francesco Guccini, che nel brano dell’album l’ “Ultima Thule” intitolato “Gli Artisti” ne descrive e ne canta le peculiarità, l’estro e la fantasia, considerando il loro vivere nell’utopia e, ovviamente, fuori dai canoni e dagli schemi, come geni spesso incompresi dai “comuni esseri umani”, che invece “volano con piccole ali”, chiosando il suo pensiero con un’eloquente esclamazione: “ah, come invidio gli artisti!”
Su tale linea, dunque, il presidente Massimo Moratti aggiunge che – a suo avviso – è bene minimizzare l’episodio, anche perchè tutti tendono a “normalizzarlo” ed in tal senso non interverrà il presidente nel decidere un’eventuale multa per Fantantonio, lasciando ogni tipo di decisione a chi può decidere con maggiore cognizione di causa e, dunque, chi conosce la vicenda avanzerà le sue proposte. Nonostante il tutto possa, quindi, ritenersi ormai ricomposto, sembra che il presidente Moratti non abbia molto gradito il fastidio espresso dal tecnico Stramaccioni che si è lamentato per la fuga di notizie e per la diffusione di un episodio che avrebbe a suo avviso dovuto rimanere dentro le mura dell’impianto di Appiano Gentile.
Tuttavia, è inevitabile che possa accadere e, dunque, il presidente Moratti preferisce concentrare l’attenzione sul fatto che simili episodi non si ripresentino più, piuttosto che preoccuparsi dell’eventualità che tali notizie si diffondano: “è un peccato soprattutto perchè queste cose non devono succedere”.
Per il presidente Massimo Moratti l’attenzione maggiore deve, poi, essere rivolta al campo ed ai risultati della squadra che ieri ha dimostrato di avere carattere e capacità di reazione, sintomo inequivocabile di grande personalità e qualità di collettivo, riconoscendo pubblicamente anche le capacità del suo tecnico, bravo nell’indovinare i cambi (su tutti quello dell’uomo-gol Rodrigo Palacio, ndr) che hanno dato la scossa alla squadra e le hanno permesso di cambiare marcia.
Nonostante i meriti del tecnico, però il presidente Moratti continua ad avere un debole per gli uomini d’estro e continua a preferire gli artisti, al contrario di Fabio Capello, cittì della Russia ed ex tecnico di Cassano ai tempi della Roma che, in questi giorni, non ha perso occasione di punzecchiare il barese con osservazioni al veleno: “speravo fosse maturato con la nascita del figlio, ma è sempre lo stesso. E’ un bravo ragazzo ma non ha limiti del rispetto e dell’educazione, se sbrocca non lo si ferma più”.