Il momento è di quelli topici, cruciali, elettrizzanti ed il vivo della stagione si avvicina sempre più: dopo la sosta per la Nazionale la Juventus di Conte riprende il suo cammino con due appuntamenti di primo livello, fra campionato e Champions League. Il binomio è da far tremare i polsi ma, ovviamente, per mister Antonio Conte ogni appuntamento dev’essere affrontato in maniera razionale e mantenendo la giusta lucidità, pensando step by step senza fasciarsi la testa prima di giocare. Ecco perchè, alla vigilia della sfida di campionato contro l’Inter l’attenzione è puntata esclusivamente alla gara con i nerazzurri, senza voler sentire nemmeno nominare il nome dell’avversaria dei quarti di Champions, ossia il Bayern Monaco. Il messaggio è sempre lo stesso, ma in questo caso le parole assumono un significato più importante: “la partita della vita è quella che arriva, quindi ora è quella con l’Inter”. Messaggio perentorio, ergo nessuna distrazione potrà essere tollerata e la testa e le energie dovranno essere tutte per la gara di San Siro che, già di per sè, è un incrocio sempre importante e affascinante, se non altro per la rivalità storica tra i due club che quest’anno sembra sopita dalle difficoltà di classifica della squadra di Stramaccioni ma che, punti a parte, è sempre viva: “Vogliamo affermarci in campionato e non bisogna fallire e contro l’Inter non si faranno calcoli particolari perchè a loro il pari non serve a nulla e nemmeno a noi, sarà una gara aperta giocata per vincere”.
Per questo motivo, dunque, la formazione anti-Inter sarà schierata senza pensare a possibili turnover anche se, inevitabilmente, è necessario tener conto delle assenze derivanti dagli impegni dei nazionali che si sono allenati poco in settimana con il gruppo, e che potrebbero pagare il jet lag e la stanchezza di lunghi viaggi, e di chi come Mirko Vucinic non è in perfette condizioni a causa della febbre. Conte ha bisogno della Juventus migliore se non altro dal punto di vista della condizione, ancor di più perchè – come lui stesso ha sottolineato – la stagione è giunta al crocevia, ed il calendario che attende la Signora non permette distrazioni: è un momento importante “che ci siamo guadagnati in cui ci attendono 6 partite in 21 giorni tutte belle e stimolanti” ma nel quale nonostante la necessità di gestire la situazione e le energie non bisogna fare calcoli perchè significherebbe snaturare la squadra.
Oltre alla stretta attualità della partita con l’Inter, nella conferenza stampa della vigilia non poteva mancare qualche domanda insidiosa e, nello specifico, viene chiesto al mister bianconero se fosse disposto ad allenare l’Inter. La sua risposta è possibilista ma, a ben vedere, risulta esserlo più nel concetto che esprime che nel riferimento ad un’ipotesi concreta in tal senso: “mai dire mai, io sono tifoso della Juve ma se dovessi allenare Inter o Milan mi comporterei da professionista” sottolineando la sua volontà di lavorare sempre in maniera importante, con la disponibilità di tutti, come sta accadendo attualmente in casa Juve.
Un messaggio che, probabilmente, alcuni juventini potranno non gradire ma che dev’essere, appunto, contestualizzato al riferimento di mister Conte alla sua professionalità di allenatore, al punto da voler smorzare ed archiviare una volta per tutte anche la polemica con Antonio Cassano a proposito dell’essere “soldatini” da parte dei giocatori della Juventus: “Cassano è un giocatore che stimo e la polemica è stata una parentesi che si è aperta e si è chiusa”.
Infine, un messaggio di auguri per i vent’anni in serie A di Francesco Totti, con il quale Antonio Conte ha avuto modo di giocare insieme in Nazionale e che considera “uno spot per il calcio italiano, un grandissimo campione a cui faccio i migliori complimenti”.