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Juventus, giorno della verità. Conte: “Niente braccino”

Il giorno tanto atteso è arrivato: 10 Aprile, ore 20.45 Juventus Stadium, la “resa dei conti” o, semplicemente, la speranza di una Remuntada contro l’armata Bayern Monaco dopo il 2-0 della gara d’andata dei quarti di Champions League. Impresa ardua, che pone i bianconeri in posizione di svantaggio sia psicologico che in termini di punteggio, in particolare contro una squadra tanto attrezzata e competitiva come quella dei bavaresi, anche se il diktat di mister Conte resta quello di crederci fino alla fine, di puntare al sogno e far di tutto per godersi con entusiasmo le emozioni di un match così importante, se non altro per provare a cancellare la serata storta della gara d’andata all’Allianz Arena. La dignità e l’orgoglio, però, sono due elementi imprescindibili per poter continuare il cammino di crescita e sviluppo avviato da un anno e mezzo e, dunque, dovranno essere ingredienti fondamentali della gara della Signora, che non dovrà avere il cosiddetto “braccino” come lo stesso Conte ha sottolineato ma, al contrario, dovrà affrontare la gara in modo differente e con meno sofferenza, come ha affermato anche Giorgio Chiellini, al fianco del mister in conferenza stampa.

Juventus-Bayern, Conte carica la squadra | ©AFP/Getty Images
Juventus-Bayern, Conte carica la squadra | ©AFP/Getty Images

Le critiche e le frecciatine piovute dall’ambiente Bayern Monaco, con in testa Backenbauer che ha ironizzato sul pensionamento di Buffon, non devono scoraggiare ma, al contrario, essere adoperate come stimoli psicologici, come leve motivazionali ulteriori, per fare in modo che le parole del tecnico dei bavaresi Heynckes, che ha affermato di temere la Juventus perchè “è in grado di rendere possibile l’impossibile”, vengano confermate dal risultato del campo. Serve l’impresa, serve una gara di cuore e testa, “con voglia, gioia e serenità” sia d parte della squadra che dei tifosi della Juventus, poichè anche loro possono respirare un’aria che “non si respirava da tempo”, ossia l’atmosfera frizzante ed elettrizzante delle grandi sfide continentali, anche se è giusto e realistico possedere la consapevolezza di affrontare una delle squadre favorite per la vittoria finale, che è ormai un “grattacielo” con grandi qualità tecniche, fisiche e atletiche mentre la Juventus è attualmente “a un terzo dell’opera”.

Tuttavia, nonostante tale gap indiscutibile è necessario mostrare sul campo il vero volto della Juventus che, in campo europeo, quest’anno non aveva mai deluso, riuscendo anche a battere per 3-0 i campioni d’Europa uscenti del Chelsea, cercando di emulare quell’approccio e quell’atteggiamento in campo dello stesso Bayern nella gara d’andata e sperando, poi, in una maggior fortuna derivante dai singoli episodi considerando che, secondo Conte, “il gol di Muller era in fuorigioco e Ribery avrebbe meritato l’espulsione”.

Si oscilla, dunque, tra speranza e realismo, fra anelito e analisi concreta, considerando quelli che possono essere i punti focali della squadra: in primis, colui che dovrà guidare il reparto offensivo, ossia Mirko Vucinic che, secondo mister Conte, “deve credere di più nei suoi mezzi e può arrivare a 20 gol stagionali”. In realtà, però, l’auspicio di Antonio Conte resta fedele alla sua filosofia di gruppo ed al suo credo fin qui sempre paventato, ossia l’importanza della squadra piuttosto che del singolo e, dunque, “mi auguro che possa essere la serata di tutti”.

Un auspicio al quale, in queste ore si sono associati molti ex giocatori della Juventus gloriosa del passato: da Dino Zoff che rivolge un pensiero a Gigi Buffon predicendogli che “sarà protagonista” a Mariella Scirea, moglie del compianto Gaetano, che augura a Leonardo Bonucci di “segnare un gol di testa”, e poi ancora Tardelli che si rivolge al suo erede in bianconero, Claudio Marchisio, incitandolo alla gara perfetta “da campione”, passando poi per Brio, Causio, Furino, Tacchinardi, Cabrini, Paolo Rossi, Boniek e, dulcis in fundo, Alessandro Del Piero che dall’Australia si rivolge a tutta la squadra, ai compagni che sente ancora “suoi”, agli amici con cui ha condiviso tanto, ai colori della maglia che ha sempre amato: “Forza ragazzi, fatemi stare sveglio stanotte… In bocca al lupo Juve per la rimontona!!! Ale”.

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