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Le protagoniste della Champions League. Focus on: Bayern Monaco

Il Bayern Monaco è l’artefice dell’eliminazione dalla Champions League di quest’anno dell’ultima squadra italiana rimasta in corsa: la Juventus. Quello che stupisce è il modo in cui i bavaresi vincono le partite e cioè con la scioltezza degna dei grandi club. Siamo quasi a livello di Real Madrid e Barcellona, le due corazzate più blasonate nell’intero panorama europeo e sicuramente, uno degli autori di questa crescita esponenziale, è Jupp Heynckes, l’ allenatore che lascerà il suo posto a Guardiola nella prossima stagione. Pep non poteva augurarsi un predecessore migliore. Il Bayern Monaco negli anni ha assunto una fisionomia specifica e l’ex tecnico del Barça non dovrà fare troppi cambiamenti se non instaurare il seme del Tiqui-taca spagnolo in terra tedesca. In ogni caso i “rossi” di Germania, senza Guardiola, sono già diventati una grandissima squadra con quel 4-2-3-1 tutto fisico e classe. La difesa, nonostante qualche rimaneggiamento rispetto alla stagione scorsa, si è mantenuta su livelli altissimi e con Neuer in porta, il reparto arretrato non deve preoccuparsi più di tanto. A centrocampo troviamo un mix fra giovani e d’esperienza, fra giocatori fisici e più portati a giocare il pallone. Alcuni esempi? Schweinsteiger e Javi Martinez, Ribery, Muller e l’intramontabile Robben senza dimenticarci di qualche seconda linea di tutto rispetto. Anche in attacco il Bayern Monaco può vantare grandi nomi con la staffetta composta da Mario Gomez e Mario Mandzukic e l’esperto Pizarro pronto a subentrare nel momento del bisogno. La sensazione è che, anche sostituendo gli interpreti, i risultati non cambino: sta proprio in questo la bravura di Heynckes ovvero l’aver trovato un perfetto equilibrio tra fase offensiva e quella difensiva. Tutti i giocatori sanno adattarsi a seconda delle partite e dei bisogni e sono praticamente intercambiabili fra di loro. In Bundesliga questa squadra non ha avuto rivali e ha già ampiamente vinto il titolo segnando fiumi di gol. Anche in Champions League il risultato è simile. Dovessimo dare degli aggettivi per descrivere il Bayern Monaco puntiamo su “concreto” , visti i risultati ottenuti negli ultimi anni, e “moderno”, cioè bravo a fondere corsa e classe. In poche parole siamo di fronte a un Barcellona con più muscoli e improntato al gioco verticale piuttosto che al possesso palla.

Bayern Monaco punta alla Champions | © Valerio Pennicino / Getty Images
Bayern Monaco punta alla Champions | © Valerio Pennicino / Getty Images

CRESCITA ESPONENZIALE – Il Bayern Monaco di solito è una squadra che parte a rilento per poi crescere nella fase finale del torneo: possiamo aver conferma di questa teoria anche nella Champions League in corso. Nella prima partita europea dell’anno contro il Valencia arriva una vittoria di misura per 2-1 grazie alle reti di Schweinsteiger e Kroos. La doccia fredda arriva nel successivo match ovvero nella trasferta in casa del modesto Bate Borisov: una sconfitta per 3-1 (gol della bandiera di Ribery) che crea moltissime polemiche. Il girone va avanti e il prossimo avversario si chiama Lilla, altro avversario sulla carta nettamente inferiore ai bavaresi. In Francia il Bayern si impone di misura per 1-0 grazie al gol di Muller.  I tedeschi si svegliano soltanto alla quarta partita quando, all’Allianz Arena disintegrano lo stesso Lilla per 6-1 (tripletta di Pizarro, Kroos, Robben e Schweinsteiger). Le ultime due partite della fase a girone vedono  per il Bayern Monaco un pareggio in Spagna contro il Valencia (Muller) e un 4-1 in casa contro il Bate targato Gomez, Muller, Shaqiri e Alaba. La crescita è completa e dagli ottavi si inizia a fare sul serio.

FINO IN FONDO – Agli ottavi di finale ecco l’Arsenal di Wenger. A Londra i tedeschi si impongono per 3-1 con i gol di Kroos, Muller e Mandzukic e mettono una seria ipoteca sul passaggio del turno ma nella gara di ritorno accade l’impensabile. L’Arsenal deve rimontare segnando almeno tre reti senza subirne e per poco non ci riesce. Finisce 2-0 per gli inglesi che sono eliminati a causa della regola dei gol in trasferta. Nei quarti di finale il Bayern Monaco affronta una rappresentante del nostro calcio: la Juventus di Antonio Conte. I bianconeri ce la mettono tutta ma il gap tra i tedeschi e gli italiani è troppo elevato a favore dei primi. In entrambi i match il risultato premia i bavaresi per 2-0: all’andata, complice un Buffon non impeccabile, segnano Alaba e Muller mentre a Torino vanno in gol Mandzukic e Pizarro. In semifinale arriva la prova del nove: il Barcellona. Se il Bayern Monaco riuscisse a eliminare anche i catalani, allora niente e nessuno potrà fermare i rossi di Germania.

GIOCATORI CHIAVE – Il giocatore in grado di fare la differenza è Arjen Robben che quando è in forma risulta imprendibile per le difese avversarie. Oltre all’olandese, attenzione anche a Frank Ribery e al metronomo Bastian Schweinsteiger. La difesa, pur senza grandi nomi, non si scompone e ha trovato nella seconda giovinezza di Daniel Van Buyten un muro difficilmente invalicabile. L’uomo in più? Il fantastico pubblico dell’Allianz Arena: vedere il video per credere.[jwplayer config=”120s” mediaid=”173984″]

 

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