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La legge dello Juventus Stadium non risparmia l’Inter

In attesa dell’ultimo match in programma questa sera tra Genoa e Sampdoria il posticipo domenicale è stato l’attesissimo Derby d’Italia tra Juventus e Inter.

Il pre-gara è stato reso piccante dagli intrecci di mercato che hanno coinvolto le due squadre ma sul campo l’interesse è svanito man mano che la Juventus infieriva i suoi colpi devastanti sulla povera Inter.

Senza le due nuove stelle ingaggiate proprio nel mercato di gennaio, Osvaldo per la Juventus e Hernanes per l’Inter, entrambe in tribuna ad assistere alla gara, la partita ha dato spunti interessanti sul piano tattico e, qualora ancora ce ne fosse bisogno, ha dato ancora una volta una sensazione chiara e netta. La Juventus è di un altro campionato rispetto ad almeno il 90% delle altre squadre della Serie A.

Vince e convince la Vecchia Signora nel suo stadio pieno zeppo come nelle grandi occasioni. Al 15° Pirlo inventa una magia dalla sinistra sulla trequarti vede l’inserimento di Lichsteiner dalla parte opposta ed effettua un lancio pennellato per il puntuale laterale svizzero che in tuffo di testa incrocia sul secondo palo beffando Handanovic.

Trovato il vantaggio la Juventus aspetta l’Inter nella propria metà campo, ma nulla da fare. La prima palla gol nerazzurra arriva al 40° ed è nitida per Palacio che però spara alto da posizione ravvicinata.

Festeggiamenti dopo il gol di Chiellini | © Claudio Villa / Getty Images
Festeggiamenti dopo il gol di Chiellini | © Claudio Villa / Getty Images

Nemmeno il tempo di sedersi sulla panchina per l’inizio della ripresa che Conte può già festeggiare il raddoppio della sua squadra. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Nagatomo libera malamente l’area, Pogba recupera il pallone spiovente vincendo un corpo a corpo e serve Chiellini che da due passi tira una fucilata per il 2-0. L’Inter è alle corde, fatica a reagire e nel giro di pochi minuti subisce anche il terzo gol, Vidal ribatte in rete una respinta centrale di Handanovic.

Match messo in ghiaccio mostrando muscoli e tecnica nettamente superiori. Mazzarri, tardivamente decide di ripararsi, inserendo D’Ambrosio e Milito, mentre Conte perde Barzagli per infortunio sostituito da Caceres.

L’Inter effettua una pressione più convinta verso l’area bianconera e sugli sviluppi di un calcio d’angolo Rolando trova lo spazio per battere in diagonale Storari che coperto da una selva di uomini, non vede partire il tiro.

A parte qualche minuto di difficoltà però la Juventus controlla il match ed anzi, con Vucinic, subentrato ad uno stanco Llorente, sul finale di gara prende un legno clamoroso ad Handanovic battuto. Per l’Inter l’unica recriminazione possono essere le due o tre palle gol mancate clamorosamente da un Rodrigo Palacio sottotono. La Juventus ora è a +9 sulla Roma, in attesa che recuperi la sua partita sospesa per il maltempo.

JUVENTUS-INTER 3-1 (1-0) – 16° Lichtsteiner (J), 47° Chiellini (J), 56°Vidal (J), 72° Rolando (I)°

Juventus (3-5-2):

Storari 6; Barzagli 6,5 (63° Caceres 5,5); Bonucci 6; Chiellini 7; Lichtsteiner (82° Isla S.V.); Vidal 7,5; Pirlo 6,5; Pogba 6,5; Asamoah 7; Tevez 5,5; Llorente 5,5 (86° Vucinic 6).

A disp.: Rubinho, Vannucchi, Ogbonna, Caceres, Peluso, Padoin, Marchisio, Pepe, Isla, Vucinic, Giovinco.

All.: Conte.

Inter (3-5-1-1)

Handanovic 6; Campagnaro 5,5; Rolando 6,5; Juan Jesus 5,5; Jonathan (58° D’Ambrosio 6,5); Kovacic 5,5 (61° Botta 6); Kuzmanovic (55° Milito 5,5); Taider 6,5; Nagatomo 6,5; Alvarez 5,5; Palacio 5.

A disp.: Castellazzi, Carrizo, Zanetti, Andreolli, Icardi, Mudingayi, Botta, Ranocchia, Samuel.

All.: Mazzarri.

Arbitro: Gianluca Rocchi di Firenze.

Ammoniti: Pogba (J), Kuzmanovic, Alvarez, Campagnaro (I). Espulsi: -.

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