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Champions League: Diego Costa spegne i sogni di remuntada del Milan

Il Milan di Clarence Seedorf non riesce nell’impresa di compiere la Remuntada, troppo forte l’Atletico, troppo debole specialmente nel reparto difensivo il Milan, resta il fatto che i rossoneri cadono sotto i colpi di un grande Diego Costa e di un Atletico Madrid che dimostra grande forza e compattezza.

Il tecnico olandese schiera la formazione che ci si aspettava alla vigilia con Rami e Bonera centrali, Emanuelson e Abate, che vince il ballottaggio con De Sciglio sulla destra, De Jong ed Essien in mediana, Balotelli di punta con il trio Kakà-Poli-Taarabt alle sue spalle.

Simeone schiera il 4-4-1-1, Curtuois tra i pali con Juanfran e Filipe Luis esterni difensivi, Godin e Miranda centrali, Arda Turan, Gabi, Suarez e Koke a centrocampo con Raul Garcia alle spalle del bomber Diego Costa.

Diego Costa
Diego Costa

Ci si aspetta il grande cuore ed il consueto Dna Europeo che dovrebbe permettere una partenza offensiva del Milan, ma pronti via al 3° Diego Costa sfugge alle spalle di un distratto Rami e con un tocco in acrobazia supera Abbiati per il vantaggio dei Colchoneros. I rossoneri accusano il colpo e nel primo quarto d’ora l’Atletico non ha problemi a fare la gara senza alcuna sofferenza. Dopo il 15° però comincia ad accendersi il Milan che alza il baricentro e prova a spingere indietro gli spagnoli. La pressione si concretizza al 27° con un gran cross di Poli che Kakà lesto ad inserirsi sul secondo palo, spinge di testa alle spalle di Curtuois per il pareggio. A questo punto l’inerzia è tutta per il Milan che insiste e sfiora il vantaggio ancora con Kakà, ancora di testa. Nel momento migliore della squadra di Seedorf però arriva la conclusione di Arda Turan dal limite che deviata da Rami diventa un pallonetto imprendibile per Abbiati per il gol del 2-1, risultato con il quale si va al riposo.

Seedorf prova una mossa ad inizio ripresa, togliendo un evanescente e quasi mai in partita Taarabt, per inserire Robinho ma le cose non cambiano, sempre i Colchoneros a far la gara con il Milan che non riesce a pungere. Il tecnico olandese si gioca anche la carta Pazzini per Essien al 68° ma non c’è tempo per provare a dare una svolta alla gara che arriva il colpo del K.o. con Raul Garcia che al 70° di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione realizza il 3-1. La partita virtualmente si chiude qua, rimane soltanto il tempo di assistere ad una traversa centrata da Robinho e ad un altro gran gol di Diego Costa che dopo aver controllato la palla in area piazza un diagonale che supera Abbiati, bacia il palo interno e si insacca per il 4-1 al 84°.

Il Milan, ultima italiana rimasta nella competizione, quindi saluta agli ottavi la Champions League, sulla carta si sapeva che l’impresa era difficile da realizzare, il Milan però a parte 25 buonissimi minuti a cavallo tra il 15° ed il 40° del primo tempo non ha mai dato l’impressione di surclassare i rivali, tra i rossoneri note positive Kakà e Poli, prestazioni invece negative per un nervosissimo Balotelli, per i due di centrocampo e per un Rami un po’ troppo distratto.

 

ATLETICO MADRID – MILAN 4-1 (2-1) (3° Diego Costa (A), 27° Kakà (M), 40° Arda Turan (A), 70° Raul Garcia (A), 84° Diego Costa (A)

Atletico Madrid (4-4-1-1): Courtois 6; Juanfran 5.5, Miranda 6.5, Godín 6.5, Filipe Luís 6; Arda Turan 6.5 (77° Rodriguez sv), Gabi 6.5, Suarez 6.5, Koke 6.5 (81° Diego sv); Raúl García 7 (71° Sosa sv); Diego Costa 7.5

Allenatore: Diego Simeone

Milan (4-2-3-1): Abbiati 5.5; Abate 6, Rami 5, Bonera 5.5, Emanuelson 5.5; De Jong 5 (77° Muntari sv), Essien 4.5 (68° Pazzini 5.5); Taarabt 5 (46° Robinho 6), Poli 6, Kakà 6.5; Balotelli 4.5

Allenatore: Clarence Seedorf

Arbitro: Clattenburg

Ammoniti: Raul Garcia (A), Rami (M), Balotelli (M), Bonera (M), Robinho (M)

 

 

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