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Quattro minuti di follia costano alla Lazio la semifinale

La Lazio in soli quattro minuti butta al vento la qualificazione alle semifinali di Europa League.

Il 4-2 all’Olimpico nella gara di andata ed il momentaneo vantaggio siglato al 55° da Immobile in casa del Red Bull Salisburgo sembravano mettere in totale discesa il passaggio verso il passaggio del turno.

Così però non è stato perché dopo il vantaggio dei ragazzi di Inzaghi è arrivato subito il pareggio di Dabbur.

L’uno ad uno era risultato sempre accettabile che permetteva alla Lazio di tenere in pugno la qualificazione, al 71° arrivava però la svolta della gara, Luis Alberto servito alla perfezione da Felipe Anderson falliva clamorosamente il gol del 2-1, cambio di fronte e Haidara, con un grosso aiuto di Strakosha, trovava il 2-1 da lontano.

Subito il gol la Lazio si è spenta ed ha concesso, in 4 minuti totali, altri due gol che hanno lanciato il Red Bull Salisburgo verso il passaggio del turno.

Una vera e propria delusione, quella arrivata stasera in terra austriaca, il Salisburgo si è dimostrato buona squadra ma alla fine per la Lazio rimangono tanti rimpianti per i gol falliti e per quei 4 minuti di totale blackout.

Veniamo al racconto della gara.

La partenza non è su ritmi altissimi ma al 5° Hwang ben imbeccato da Schlager riesce a calciare da dentro l’area, Strakosha è attento e respinge. La Lazio contiene agevolmente per i primi 15 minuti poi prova anche a crescere cercando di spaventare la difesa austriaca. La prima mezz’ora scorre via piuttosto veloce, senza sussulti, alla Lazio va bene così visto il 4-2 casalingo. Al 40° prima buona chance per gli uomini di Inzaghi, Immobile calcia ma il portiere Walke non si fa sorprendere. Al 42° gran giocata di Luis Alberto che di tacco mette Immobile davanti al portiere avversario, il centravanti della Lazio però spreca tutto calciando addosso a Walke. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

Si riparte con gli stessi 22 uomini in campo. Al 49° è ancora Immobile ad avere la palla per il vantaggio ma non pare proprio la serata giusta. Come succede spesso nel calcio però bastano pochi minuti per cambiare tutto, al 55° Luis Alberto pesca Immobile in mezzo all’area e questa volta il bomber non fallisce. Passa solo un minuto che arriva la risposta del Red Bull Salisburgo, Dabbur riceve in area, si allarga e lascia partire un tiro che, anche grazie ad una deviazione, supera Strakosha. Il Salisburgo ci prova ed al 66° Schlager rischia di riaprire la qualificazione, per fortuna della Lazio la palla colpisce il palo. Al 71° Felipe Anderson si lancia a tutta velocità ed apparecchia per Luis Alberto che clamorosamente calcia tra le braccia di Walke. Sulla ripartenza la palla arriva ad Haidara che da lontano lascia partire un tiro che pare innocuo, Strakosha sbaglia ed il pallone si insacca. Passano solo 2 minuti e Hwang si trova libero in area, calcia, la palla sbatte su Radu e finisce in gol. La Lazio sparisce completamente dal campo e al 76° su azione da corner una torre di Ramalho trova solo Lainer che a porta vuota cala il poker. Al 83° Immobile viene steso in area da Walke, sarebbe rigore ma la bandierina alzata ferma tutto. La Lazio si getta in avanti con il cuore ma non basta, il gol qualificazione non arriva. in semifinale va il Red Bull Salisburgo. 

 

RED BULL SALISBURGO – LAZIO 4-1 (55° Immobile (L), 56° Dabbur (R), 72° Haidara (R), 74° Hwang (R), 76° Lainer (R))

Red Bull Salisburgo (4-3-1-2): Walke; Lainer, Ramalho, Čaleta-Car, Ulmer; Haidara, Schlager, Berisha; Yabo (84° Minamino); Hwang (79° Gulbrandsen), Dabbur.

Allenatore: Rose.

Lazio (4-4-2): Strakosha; Luiz Felipe, de Vrij, Radu; Basta (60° Lukaku), Parolo, Lucas Leiva (78° Nani), Milinkovic-Savic (70° Felipe Anderson), Lulic; Luis Alberto, Immobile

Allenatore: Inzaghi.

Arbitro: Skomina.

Ammoniti: Ulmer (R), Lucas Leiva (L), Luiz Felipe (L), Milinkovic-Savic (L), Ramalho (R), Walke (R)

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