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La Lazio crolla contro il Bayern, all’Olimpico finisce 1-4

Serata amarissima per la Lazio che sperava di celebrare meglio il ritorno dopo 20 anni alla fase ad eliminazione diretta di Champions League.

L’approccio alla gara è stato sbagliato, gravissimo l’errore di Musacchio che ha lanciato verso la porta Lewandowski per l’uno a zero dopo meno di dieci minuti.

La qualità dei tedeschi, insieme ad alcuni errori di troppo degli uomini di Inzaghi ha fatto il resto, tant’è che lo 0-3 a fine primo tempo è parso risultato giusto per quello visto.

L’autogol di Acerbi ad inizio ripresa, mitigato dalla rete di Correa poco dopo ha semplicemente fissato un risultato che sostanzialmente lancia il Bayern verso i quarti di Champions League.

Nel calcio si sa che tutto è possibile ma visti i valori in campo, il Bayern al momento pare ingiocabile praticamente per tutti, e visto il risultato di questa partita, all’Allianz Arena servirà qualcosa più di un miracolo.

Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League all’Olimpico tra Lazio ed i campioni in carica del Bayern Monaco.

Partenza migliore del Bayern che prova a mettere in difficoltà la retroguardia di Inzaghi, al 7° Lewandowski arriva ad un passo da spingere la palla in rete. Due minuti dopo grosso errore in retropassaggio di Musacchio, Lewandowski intercetta, salta Reina ed al 9° porta i tedeschi in vantaggio.

La Lazio sembra accusare il colpo, il Bayern prova a premere sull’acceleratore. Passato qualche minuto di confusione la squadra biancoceleste comincia a creare qualche situazione potenzialmente pericolosa.

Alla prima occasione però i tedeschi puniscono, bella azione di Davies, invenzione di Kimmich e rasoterra precisissimo di Musiala con la palla che finisce nell’angolino. Simone Inzaghi opta per un cambio al 31° fuori Musacchio e dentro Lulic, sembra una scelta tecnica. Il Bayern comanda la gara ed al 35° Lewandowski ha la palla del 3-0 ma calcia troppo centrale, Reina respinge.

La Lazio prova a creare qualcosa, i padroni di casa arrivano anche nei pressi di Neuer ma al 42° un errore di Patric permette a Coman di involarsi, il francese riesce anche a calciare, Reina respinge ma Sané da due passi infila un facile tap-in. Il primo tempo si chiude con il Bayern avanti 3-0.

La ripresa parte malissimo, dopo un calcio d’angolo a favore della Lazio la palla viene lanciata a Sané che si butta nello spazio, con una finta fa fuori Patric e mette in mezzo, Acerbi nel tentativo di salvare infila la propria porta. Passano solo tre minuti e Correa prova a rendere meno amaro il tabellino ricevendo in area e calciando la palla alle spalle di Neuer.

Buon momento della Lazio con il solito Correa che impegna il portiere tedesco con un bel tiro a giro. Il Bayern gestisce il ritmo, la Lazio riesce raramente a saltare la pressione e a creare palle gol.

Lewandowski prova a trovare la doppietta sfruttando un errore in uscita della Lazio, il polacco aggancia e calcia di prima, Reina non si fa sorprendere.

La partita scivola via verso il triplice fischio finale, la Lazio cade pesantemente in casa contro il Bayern Monaco e vede allontanarsi la qualificazione ai quarti di Champions League.

LAZIO – BAYERN MONACO 1-4 (9° Lewandowski (B), 24° Musiala (B), 42° Sané (B), 46° aut. Acerbi (L), 49° Correa (L))

Lazio (3-5-2): Reina; Patric (53° Hoedt), Acerbi, Musacchio (31° Lulic); Lazzari, Milinkovic-Savic (81° Cataldi), Lucas Leiva (53° Escalante), Luis Alberto (81° Akpa Akpro), Marusic; Immobile, Correa.

Allenatore: Inzaghi.

Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Sule, Boateng, Alaba, Davies; Kimmich, Musiala (89° Choupo-Moting); Sané (89° Sarr), Goretzka (63° Javi Martinez), Coman (75° Hernandez); Lewandowski.

Allenatore: Flick.

Arbitro: Grinfeld.

Ammoniti: Luis Alberto (L), Lucas Leiva (L), Correa (L), Marusic (L), Escalante (L), Kimmich (B), Coman (B).

Nell’altra gara di serata un gol capolavoro in rovesciata di Giroud permette al Chelsea di battere l’Atletico Madrid, squadra di casa nonostante si giocasse a Bucarest, e sposta verso i Blues l’ago della bilancia della qualificazione.

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