Si aprirà il prossimo 20 maggio la seconda edizione di A-Accoglienza Riaceinfestival, il Festival calabrese “delle migrazioni e della cultura locale”, nato per diffondere e promuovere l’importanza del dialogo con le altre culture e contemporaneamente la valorizzazione della propria personale tradizione autoctona. Si tratta di quattro giorni di proiezioni ma anche di eventi corollari, racconti di storie, incontri e scambi culturali. Ad aprire il Riaceinfestival sarà il documentario sull’educazione multiculturale di Edoardo Winspeare (”Il miracolo”), ”Sotto il Celio Azzurro”, girato nella scuola materna Celio Azzurro di Roma che ospita 45 bambini provenienti da 32 diversi paesi del mondo: un bellissimo esempio di come il dialogo tra le culture non sia solo utopia, ma possa instaurarsi e funzionare in modo naturale e sereno se insegnato fin dai primi anni dell’infanzia. La sera del 21 maggio sarà, invece, la volta de ”Il volo”, documentario del cineasta tedesco Wim Wenders (”The Million Dollar Hotel”), produzione italiana girata in stereoscopia proprio nella splendida cittadina di Riace, che affronta il tema dell’integrazione da un punto di vista insolito e con una tecnica – quella del 3D – usata spesso più per evadere dalla realtà, piuttosto che per entrarci più a fondo. Un bambino e il sindaco di un paesino della costa calabrese dove ormai non abita più nessuno, non ci sono giovani ed è difficile persino organizzare una partitella di pallone. L’arrivo di un barcone di clandestini africani creerà scompiglio e polemiche, ma riuscirà a trovare un esito positivo proprio grazie all’intervento del bambino e del sindaco del paese. Al Riaceinfestival parteciperanno quest’anno cento opere italiane e straniere, a concorrere per il premio finale nelle tre sezioni Migranti e Culture locali, Cultura materiale e la nuovissima Cortometraggi: Fateci ridere! A unire opere così diverse tra loro il sottile filo rosso dell’accoglienza e del dialogo interculturale: una pubblicità decisamente positiva alla bellissima regione della Calabria e al suo impegno in prima fila, spesso passato sotto sordina, nella politica di accoglienza e reinsediamento degli immigrati. L’ A-Accoglienza Riaceinfestival dimostra ancora una volta come il cinema possa essere molto di più che una semplice proiezione di immagini in movimento, ma una grande e reale occasione di scambio di pensieri, culture e interi universi.