Stava attraversando la strada ad Atene, quando è stato travolto da una moto. La televisione greca ha annunciato la morte del regista Theo Angelopoulos, avvenuta all’età di 76 anni. Il regista è stato un vero e proprio pilastro della storia del cinema.
Negli anni Sessanta, Theo Angelopoulos è stato esiliato dalla Grecia, quando si era instaurata la dittatura dei colonnelli e si traferì a Parigi, all’età di 33 anni cominciò ad ottenere i primi successi e consensi della critica dopo “La tramissione“, uscito nel 1968, nel 1977 con “I cacciatori” si è aggiudicato un Orso d’oro a Berlino, il film denunciava proprio gli abusi dei Governi che si erano succeduti in Grecia, Angelopoulos vi fece ritorno solo negli anni Ottanta. Nel 1986 lavorò al fianco di uno dei volti più importanti del cinema italiano, Marcello Mastroianni, lo diresse ne “Il volo“, il successo continuò nel 1988 con “Paesaggio nella nebbia“, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ancora una volta ritrovò Mastroianni, questa volta al fianco di Jeanne Moreau per “Il passo sospeso della cicogna“, presentato in concorso al Festival di Cannes, questo film ottenne molti consensi sia di pubblico che di critica. Nel 1995 diresse “Lo sguardo di Ulisse” con Gian Maria Volontè, che in precedenza aveva rifiutato il ruolo da protagonista ne “Il volo”, dove fu sostituito da Mastroianni. Durante le riprese del film, tuttavia, Volontè morì a causa di un infarto e fu sostituito da Erland Josephson. La storia raccontava di un regista greco in esilio, un viaggio on the road attraverso i Balcani per fare ritorno a casa ripercorrendo la storia d’Europa di quel momento. Molti altri suoi film hanno avuto successo, tra cui, di recente, “La polvere del tempo” e “L’eternità e un giorno“.
Subito dopo l’incidente, il regista è stato portato in ospedale, ma le sue condizioni erano già gravi a causa di una forte emorragia e diversi arresti cardiaci.