Gli Afterhours sono tornati e, questo, lo diciamo da quando abbiamo scoperto l’esistenza e la genesi del nuovo progetto “Padania”. La band non ha molta necessità né di presentazioni né di pubblicità ma, avere gli Afterhours a due passi, accolti quasi con cori da stadio, è stata una delle emozioni che solo la musica è capace di regalare. Andiamo però per ordine in questo resoconto della giornata di oggi: la Fnac di via Torino – via Palla a Milano si è animata fin dalle ore pomeridiane di gente accorsa a vedere ma soprattutto sentire in anteprima “Padania”, l’ultima fatica della band milanese. Moltissimo pubblico in uno spazio che, di certo, non si può definire né grande né adeguato per una folla simile, sicuramente particolare. Un ambiente intimo che sa accogliere i fan facendoli avvicinare all’artista ma che non è in grado di contenere un afflusso come quello di oggi. Detto questo, la presentazione di “Padania” è stata una delle più belle presentazioni mai avvenute alla Fnac e, chi scrive, di eventi simili ne ha visti un buon numero. Un momento emozionante iniziato proprio con la spiegazione di questo nuovo lavoro che uscirà proprio fra poche ore 17 aprile 2012 ma che, in esclusiva, era già acquistabile presso la Fnac da oggi; quasi inutile dire che le copie sono sparite velocemente dallo scaffale in un attimo e, anche la costosa ma interessante versione deluxe ha avuto un buon riscontro di pubblico.
La formazione, nel momento cosiddetto di dialogo, ha espresso gli stessi concetti che erano stati affrontati durante la conferenza stampa di presentazione del disco che abbiamo avuto modo di parlare già e a cui vi rimandiamo proprio per un approfondimento della nascita di “Padania”, il suo significato e la decisione di continuare a far musica mediante una etichetta indipendente. I concetti sono stati ripresi anche durante questo incontro torrido, anche per le temperature, molto alte nel piccolo spazio riservato e condite ancor più da un afflusso di pubblico davvero strepitoso. Da segnalare anche il piacevole apporto di Rodrigo D’Erasmo che, con grande capacità di dialogo riprende la questione del disco dicendo che, seppur lui stia vivendo adesso questa band, con questo disco, è stato un onore per lui entrare nella più importante formazione italiana. Non gli si può certo dar torto, anzi. Il violino di Rodrigo D’Erasmo si sente profondamente in questo disco e anche live è sicuramente una presenza positiva.
Il live degli Afterhours alla Fnac di Milano
La presentazione della Fnac, dopo una mezz’oretta dedicata a spiegazioni varie attorno a “Padania” prosegue con un momento live che ha lasciato tutti i presenti a bocca aperta. Ci si aspettava che gli Afterhours regalassero qualche brano, almeno il tanto già citato “Padania” ma Manuel Agnelli e soci fanno molto, moltissimo altro. La presentazione si trasforma velocemente in un live in cui non c’è tempo né di pensare né di metabolizzare ma solo vivere questo alto momento di musica.
Gli Afterhours propongono:
- Padania (dal nuovo disco “Padania”)
- Ballata Per La Mia Piccola Iena (dal disco “Ballate Per Piccole Iene”)
- Momento dedicato al premio in onore di Borsellino “Agenda rossa – Paolo Borsellino” dove Manuel racconta il momento emozionante della lettura dello scritto sulla mafia a cura proprio di Paolo Borsellino, raccontato mediante le parole di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato vittima della mafia. Spazio dedicato anche al Teatro di Catania occupato.
- Terra di Nessuno (dal nuovo disco “Padania”)
- Sulle labbra (dal disco “Quello che non c’è”)
- Spreca Una Vita (dal nuovo disco “Padania”)
- E’ solo febbre (dal disco “I Milanesi Ammazzano il Sabato”)
- Male di Miele (dal disco “Hai Paura del Buio”)
- Il Paese è reale (dal disco “Il Paese è reale”)
Manuel Agnelli e soci concludono la presentazione o meglio, il live, ringraziando numerose volte tutti i presenti e buttandosi nella folla per la firma degli autografi e foto di rito, evento classico in queste occasioni. Si esce dalla Fnac con la convinzione di avere avuto l’occasione di ascoltare una delle migliori band italiane, senza dubbio. Una emozione che sancisce l’arrivo di un gran disco ma, soprattutto, il ritorno di una band, di cui l’Italia, non può davvero fare a meno.
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