In questo articolo sono presenti degli spoiler di “Dark Cousin“, settimo episodio della serie televisiva “American Horror Story Asylum“.
Un gradito ritorno accompagna la settima puntata della seconda stagione di “American Horror Story: Frances Conroy, la governante “anziana” della prima stagione, è la vera protagonista dell’episodio, intitolato “Dark Cousin“. La Conroy interpreta un Angelo della Morte, invocato – involontariamente – da un ragazzo di colore e capace, con un semplice bacio, di accompagnare “chi lo desidera” oltre la vita terrena. L’abito nero e due splendide ali fanno da contorno alla prova più che convincente dell’attrice che, ricordiamo, è stata considerata – insieme a Jessica Lange – la vera sorpresa della prima stagione della serie targata Ryan Murphy.
La trama
Grace è in fin di vita all’interno del Briarcliff, a causa di una isterectomia finita male. La ragazza viene avvicinata dall’Angelo della morte ma non è ancora pronta e viene risvegliata da una delle suore del manicomio. Mary Eunice, imbestialita, si rivolge al Dr. Arden accusandolo di aver fatto un lavoro disastroso sulla ragazza, ma quest’ultimo – e noi sappiamo bene che almeno in questo caso il sadico medico non è colpevole – si giustifica sostenendo di non aver mai operato la ragazza e proponendosi di aiutarla. Non un atto di bontà, quello di Arden, ma un gesto giustificato dalla voglia di vedere di nuovo Grace in forze in modo che quest’ultima possa scagionarlo.
Dark CousinGli sviluppi
Mary Eunice, sempre più diabolica, scopre ben presto dell’esistenza di Shachath, l’ Angelo della Morte e lo affronterà intimandogli di andarsene. La richiesta non può, però, essere accolta poiché l’Angelo ricorda al “cugino” che ha ancora del lavoro da svolgere al Briarcliff. Questa notizia arricchisce, ulteriormente, di pathos la puntata lasciando intendere che ci sarà, almeno, una morte significativa.
Altre due, significative esperienze con l’aldilà, vengono vissute da Lana, che incontra Shachath dopo la fuga dal laboratorio di Bloody Face e da Suor Jude, che impaurita dai fantasmi del passato (Mary Eunice, infatti, continua a minacciarla riguardo alla uccisione di una adolecente quando Jude non aveva ancora preso i voti) sembra ormai decisa a farla finita. Nel primo caso Lana sembra stupita dall’intervento dell’Angelo e le ricorda di non essere assolutamente pronta, mentre Suor Jude, al contrario, vuole incontrare i genitori della ragazza da lei uccisa e in seguito si lascerà baciare da Shachath.
Un vero e proprio twist sconvolge però l’episodio e scopriamo che la ragazza non è morta in seguito all’incidente causato da una Jude distratta ed ubriaca e quest’ultima avrà la possibilità di incontrare la ragazza e i genitori di quest’ultima per ritrovare finalmente la serenità e la determinazione per tornare al Briarcliff e fermare la ormai posseduta Mary Eunice.
Ma allora per chi è venuto l’Angelo della Morte? Questo non ve lo diciamo, ma sappiate che Kit è riuscito a fuggire dalla custodia del suo avvocato d’ufficio e il suo obiettivo è tornare al manicomio per salvare Grace…
Giudizio finale
Ormai logorati da una ambientazione claustrofobica e da una speranza sempre più flebile, con una rappresentazione di un male assoluto decisamente straripante, siamo diventati scettici per natura, eppure, durante la fuga di Lana il cuore palpita e non poco, soprattutto considerato quello che la ragazza ha dovuto subire durante la sua prigionia ed oltre. Vedere Lana entrare in macchina, anche se di uno sconosciuto, ci rassicura, ci convince che la fine di Bloody Face è vicina e che la speranza, mai come in questo caso, è davvero l’ultima a morire. Peccato che Murphy e compagnia non la pensino così e Lana, dopo uno spaventoso incidente stradale, causato dal suicidio del guidatore, viene catturata e riportata al manicomio. Ancora una volta, noi spettatori, siamo assaliti dall’orrore mentre l’empatia per i personaggi aumenta e la speranza per l’Happy End è ora più che mai in bilico.
La presenza in “Dark Cousin” di Frances Conroy, infine, è davvero preziosa e tra lei e Jessica Lange si realizza uno dei più interessanti dialoghi di tutta la serie, reso indimenticabile dalle capacità attoriali delle due protagonisti che abbiamo già visto – e apprezzato – come nemiche nella prima stagione.
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