Nel 1999 i fratelli Weitz raccontarono le avventure di uno strampalato gruppo di liceali vergini: Jim (detto Jimbo) divenuto celebre per le sue scarse performance sessuali (finite in rete), Kevin, innamorato della bella Vicky, Chris, lo sportivo del gruppo, Finch (celebre per le sue “pause” in toilette) e Stifler, conosciuto come lo Stifmeister. La commedia ebbe molto successo e diversi seguiti (“American Pie 2”, “Nudi alla meta”, “Band Camp”) ma nessuna pellicola riuscì a ripetere lo strepitoso successo dell’originale.
In occasione della riunione della classe 1999 di East Great Falls ritroveremo tutti i componenti del cast in una commedia attesissima in cui scopriremo tutti i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni e vedremo come – nonostante la crescita e relativi mogli e pargoli al seguito – la loro amicizia non è stata scalfita.
Il film
Jim e Michelle si sono sposati e hanno un figlio di due anni, ma il loro matrimonio è colpito da una certa apatia sessuale. Anche Kevin è convolato a nozze ma non con la “storica” Vicky, i due si sono infatti persi di vista in seguito alla fine della scuola. Oz è ora un commentatore sportivo e fidanzato con la sensuale Mia, mentre Heather – compagna di liceo – è impegnata con un arrogante cardiologo locale. Finch – ancora attratto dalla madre dello Stifler – è invece reduce da un movimentato giro del mondo in moto e lo Stifler, il playboy del gruppo, ha finalmente trovato un impiego lavorativo.
Giudizio sul film
Il cast originale è supportato da un gruppo di attori d’esordio nella serie, tra cui: Selena (una affascinante Dania Ramirez), Katri Bowden (nel ruolo di Mia) e Ali Cobrin (la sexy Kara, vicina di casa di Jim). Ma il successo – prevedibile – di “American Pie – Ancora insieme”, risiede, soprattutto, nella volontà di voler riportare all’ovile la vecchia compagnia con tanto di gustosi cameo (vedi Nadia, la “prima volta” di Jim e lo Sherminator). Non siamo più a cavallo del 2000 e questo è evidente nella pellicola diretta da Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg, dove, tralasciando il prologo (dove vediamo Jim e Michelle impegnate in acrobatiche prove di autoerotismo) assistiamo a una caratterizzazione dei personaggi decisamente più matura, con l’intenzione di non voler puntare esclusivamente su una operazione “nostalgia”. Nella crescita generale sono pochi i personaggi rimasti ancorati al canovaccio iniziale, tra questi lo Stifler capace, più di due lustri dopo, nella ardua impresa di ripetere le “storiche” prestazioni mascoline evidenziate già nella prima pellicola con tanto di battute sessiste, volgarità e palpeggiate tattiche zona lato b.
Commenti finali
Il successo del franchise American Pie è dovuto alla presenza di personaggi “comuni” mostrati nel corso degli anni impegnati in episodi (a volte ai limiti) piuttosto reali, riuscendo a creare un giusto compromesso e non esasperando lo spettatore con continui e volgari richiami al sesso. Nonostante si spinga oltre (da segnalare un nudo integrale dell’attore Jason Biggs), “American Pie – Ancora insieme” vuole dimostrare come i personaggi abbiano saputo sfruttare le proprie abilità sia nel mondo lavorativo che in quello famigliare e come sia difficile la gestione dei rapporti di coppia con lo spauracchio delle vecchie fiamme, condendo il tutto con le “inevitabili” tentazioni del caso (il matrimonio di Jim viene messo a dura prova dalla procace Kara). Il risultato finale è un prodotto che farà felici i fan ma lascerà più di qualche dubbio ai puristi della commedia classica.
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