Ex bassista dei Towers of London, Kristian Marr è stato il migliore amico di Amy Winehouse e a distanza di giorni dalla sua morte, ha deciso di raccontare dell’sms che ha ricevuto proprio la notte in cui la cantante britannica è scomparsa. Si parla ancora del mix letale di alcol e droghe che l’ha stroncata, anche se Marr, come molte altre persone vicine ad Amy, credeva nella sua volontà di riprendersi definitivamente. “Io sarò sempre qui xx” è il messaggio scritto dalla Winehouse all’amico, che però dormiva e lo ha letto solamente dopo, quando Amy era ormai andata via per sempre. I due progettavano di vedersi il giorno successivo, Amy sarebbe andata a trovare Marr per il suo compleanno, ma nel Kent, poi, non è mai arrivata. Kristian Marr è stato avvisato dal padre e quando ha saputo della morte dell’amica è scoppiato in lacrime, poi l’ha rivista in sogno, la notte, mentre gli diceva che sarebbe stata sempre “qui”. Amy e Kristian si sono conosciuti nel 2003, oggi l’uomo dichiara di aver perso la sua “anima gemella” e racconta di essere rimasto affascinato da quella creatura così piccola e fragile fin dal primo istante. Amy non era ancora famosa e a detta del suo amico, non era nemmeno afflitta dal problema dell’alcol. Loro sono sempre stati buoni amici e per un brevissimo periodo, anche amanti. Dopo essere finiti a letto, infatti, hanno deciso di lasciar perdere e rimanere solo amici e così è stato. Kristian spiega che non vedeva Amy da sei settimane, l’ultima volta aveva guardato “Scarface” insieme a lei e le aveva impedito di comprare dell’alcol. Sperava in una ripresa positiva per lei, che era sempre circondata dai genitori e da Reg Traviss e che aveva deciso di dire addio per sempre alle droghe, ma le aveva sostituite con l’alcol, la dipendenza più difficile da abbattere e probabilmente quella che l’ha stroncata.