Amy Winehouse non demorde e sembra non riuscire davvero più a staccarsi dalla sua amabile bottiglia di vodka. La cantante ha bruciato la sua carriera in pochissimo tempo, pur godendo di un talento straordinario che non ha saputo sfruttare. La dipendenza dall’alcol ha avuto la meglio e non è valso a nulla rinchiudersi in un centro di riabilitazione, soprattutto perché la Winehouse lo ha fatto solamente per una settimana. Successivamente ha dato il via al tour, che si è aperto con un flop clamoroso, con la cantante che sul palco si reggeva a stento in piedi, accolta dai fischi della folla delusa. Da lì, sono state annullate alcune date e poi l’intero tour, Amy è completamente fuorigioco. Le condizioni della cantante continuano a preoccupare amici e parenti, che dichiarano che si sta portando alla morte da sola, ormai non riesce a mollare un attimo la bottiglia, tanto che dal The Sun raccontano di tre svenimenti la scorsa settimana. Intanto il compagno, Reg Traviss, sembra aver lanciato un ultimatum a Amy che con tutta probabilità non starà a sentire. Il regista 34enne le ha detto che finché sarà ubriaca, non la vorrà vedere, ma lo stato di degrado sembra ormai aver superato ogni limite e forse per l’artista britannica non c’è davvero più speranza. La forza di volontà di Amy Winehouse sembra latitare e magari dovrebbe fare nuovamente una capatina alla clinica “The Prior” di Londra, dove già la conoscono bene, e farsi rimettere a nuovo. Avrà pure messo da parte le droghe, ma Amy Winehouse non ha la minima intenzione di mollare l’alcol e gli amici spiegano che lei è sempre fuori controllo, a causa della vodka,che a quanto pare preferisce rispetto a tutto il resto. Questo amore morboso nei confronti della bottiglia ormai le sta distruggendo completamente il fegato e non solo quello. La carriera si può considerare già affondata, quanto manca ancora al finale definitivo?