Il giorno tanto atteso è arrivato e come era prevedibile ha riportato in auge rancori mal celati e uno nuovo stato di insoddisfazione nel mondo dei tifosi. L’archiviazione per prescrizione decisa da Palazzi non fa una grinza dal punto di vista della giustizia sportiva tanto che da più parti era stata paventata come ipotesi più ovvia, ma lede quel famigerato codice etico con cui Guido Rossi assegnò lo scudetto all’Inter nel 2006.
L’errore fatto da molti ieri è pensare infatti che l’archiviazione della posizione di Inter e di Moratti coincida con la non restituzione dello scudetto, in realtà per i titoli non vi è prescrizione e a decidere sarà il consiglio federale e il presidente Abete nelle sedute tra il 5 e il 18 luglio.
Le reazioni in casa Juve e Inter sono ovviamente contrastanti, le due società hanno riversato in due comunicati il proprio stato d’animo, quello dei nerazzurri, comunque cauto in attesa di leggere il lavoro di Palazzi, è orientato al cauto ottimismo e lo stesso Moratti si dice fiducioso anche dal dibattito che si scatenerà nel Consiglio.
La posizione ufficiale dei nerazzurri. “L’ F.C. Internazionale prende atto e comunica che la Procura Federale della Figc ha archiviato la posizione del club e dei suoi tesserati all’esito dell’indagine relativa ai fatti risalenti alla stagione 2004-2005. Resta quindi definitivamente confermato, che nessun procedimento disciplinare potrà essere promosso nei confronti dell’Inter e dei suoi tesserati per rilievi che, d’altra parte, non hanno mai trovato alcun riscontro in nessuna sede giudiziaria”. Infine Moratti ha chiuso parlando di persona: “La situazione è abbastanza definita sotto l’aspetto sostanziale, con tutto il rispetto la Federazione ne può discutere ma il caso dovrebbe essere chiuso perchè si tratta di un’archiviazione. Per me è normale, non soffro questo tipo di paure. Ho solo constatato come è andata”.
Ovviamente di tutt’altro tenore la reazione in casa bianconera il cui comunicato è arrivato in tarda serata proprio per studiare la formula giusta ed incisiva. La Vecchia Signora chiedendo di poter aver nel minor tempo possibile il lavoro di Palazzi per capire le motivazioni di tale prescrizione ricorda che “il palmares non si prescrive” parafrasando tra l’altro una frase del presidente Abete di qualche tempo fa “l’etica non ha prescrizione”.
Il cumunicato dei bianconeri. “Le archiviazioni disposte e notificate in data odierna dal Procuratore della Figc operano un’importante distinzione tra soggetti a vario titolo coinvolti nei fatti del 2006. Infatti per alcuni il provvedimento usa la formula di non sussistenza dei fatti contestati, mentre per altri sottolinea la non procedibilità o l’intervenuta prescrizione. In data odierna i legali della società hanno inoltrato richiesta di ricevere in via d’urgenza le motivazioni e gli atti sottostanti a tale provvedimento e inoltre di ricevere le motivazioni, gli atti e le indagini in relazione all’esposto presentato in data 10 maggio 2010. Solamente quando questi atti saranno resi noti, il Consiglio Federale e l’opinione pubblica potranno stabilire se, sulla base di una mera prescrizione, i motivi etici che furono alla base dell’assegnazione dello scudetto 2006 all’F.C.Internazionale hanno retto alla prova del tempo e delle circostanze, emerse stranamente molti anni dopo. Il palmares non si prescrive“.
Le disposizioni di archiviazione del procuratore Palazzi si differenziano per posizioni, per Zamparini e Zanzi ad esempio non viene citata la prescrizione, evidenziando la totale estraneità dalle accuse mosse. Quella dell’Inter e di Moratti invece, parla di archiviazione per sopraggiunta prescrizione, posizioni differenti che il procuratore pare abbia circonstanziato nella sua ricostruzione e che forse avvalorerà la decisione del presidente Abete.