Rock e mistero: i Rolling Stones hanno segnato la storia della musica e continuano ancora ad essere tra le band più amate di tutti i tempi. Per il momento sembra che non abbiano la minima intenzione di tornare in studio di registrazione ma una loro vecchia conoscenza, Richard Branson della Virgin Records, vuole girare un film su di loro.
Il fondatore della celebre casa discografica britannica ha acquisito i diritti del libro “Exile on Main Street: A Season in Hell with the Rolling Stones“, ma il prossimo film non sarà un semplice documentario su Mick Jagger e gli altri componenti del gruppo, bensì un vero e proprio film drammatico.
Si tratta di un progetto che guarderà alla carriera dei Rolling Stones, ed in particolare al rapporto tra Mick Jagger e Keith Richards nel 1971, il periodo in cui il gruppo stava registrando “Exile on Main Street” nel Sud della Francia. La sceneggiatura sarà affidata a Brandon e Phil Murphy, nel frattempo anche Bratt Morgan sta sviluppando un progetto parallelo sugli Stones in occasione dei loro 50 anni di carriera, ma si tratta di un documentario che uscirà a settembre.
Tornando a Richard Branson, è stato lui a fondare la Virgin Records, diventando ben presto uno degli uomini più ricchi del Regno Unito. A soli 22 anni aveva già ottenuto un successo clamoroso con la sua casa discografica. Nel 1972 usciva, prodotto da lui, “Exile on main street“, uno degli album più famosi dei Rolling Stones. Il gruppo era nel bel mezzo del successo ed anche della gioventù, fatta di eccessi e sregolatezze. Alla ricerca di uno studio di registrazione in Francia a causa dei problemi con il fisco in Inghilterra, gli Stones lavorarono all’album nella villa che Keith Richards aveva vicino Nizza. La situazione era piuttosto surreale, gli spacciatori andavano avanti e indietro dalla villa e il chitarrista Richards era nel pieno della sua dipendenza da eroina. Personaggi della vita intellettuale del tempo, trascorrevano le giornate insieme agli altri membri del gruppo (Bobby Keys, Mick Taylor e Charlie Watts) che, alla pari di Keith Richards, non rinunciavano mai alle droghe. Nonostante i vari problemi e la registrazione del disco spostata a Los Angeles, “Exile on main street” fu un grandioso successo, rimasto ancora adesso uno degli album migliori della storia del rock.
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