E’ uno degli attori più apprezzati del momento, di recente ha ricevuto il Golden Globe come Miglior Attore protagonista in “Sherlock Holmes” di Guy Ritchie. Tutti sono a conoscenza del passato di Robert Downey Jr., che non è stato per niente roseo. L’attore si è confessato a Walter Kirn, giornalista di “Rolling Stone”, raccontando il suo passato fatto di droga e carcere. La droga è entrata nella vita di Robert Downey Jr. quando l’attore aveva solamente otto anni, a causa di suo padre, il regista Robert Downey Sr., il quale sniffava cocaina insieme a vari amici, tra i quali anche Jack Nicholson. La droga è entrata nella vita dell’attore e da allora è sempre stata una presenza costante:
“Tutti quegli anni a farmi di cocaina, e poi ho cominciato a usare eroina dopo aver fumato per la prima volta del crack. […] Fumare erba e cocaina ti rendono indifeso. L’unico modo per uscirne è un intervento drastico.“
Robert Downey Jr. ha così deciso di andare in riabilitazione, entrando in clinica per disintossicarsi nel 2003. Da allora le cose sono andate molto meglio, l’attore è riuscito a riabilitarsi completamente, ricevendo molte gratificazioni anche dal suo lavoro. Nonostante tutto, il passato è qualcosa che non si può cancellare ed oltre alla droga, tra i ricordi tristi c’è anche quello del carcere, vissuto tra il 1999 e il 2000. Sebbene possa sembrare assurdo, il carcere era diventato un modo per non avvicinarsi alla droga:
“Quando la porta fa click e si chiude, ecco che non sei più in pericolo. Dentro la cella non c’è nulla che possa farti del male è il posto più sicuro della Terra. Libero dagli intrusi.“
Adesso Robert Downey Jr. sta davvero bene, la droga e il carcere sono solamente un brutto ricordo da lasciarsi alle spalle, mentre la carriera prosegue a gonfie vele e da oggi, nelle nostre sale, vedremo l’attore in “Iron Man 2”.