Ormai ci siamo quasi, una manciata di ore ci separa dal primo film della nuova trilogia che ci riporterà nella Terra di Mezzo che abbiamo conosciuto con i tre magnifici film della saga de “Il signore degli anelli“. Ora che “Lo Hobbit” è a un tiro di schioppo da tutti i fan e gli appassionati, pare doveroso ricordare che il mondo magico e fantastico, teatro delle avventure di Hobbit, Goblin, Elfi e Nani che tanti amano, è stato un simpatico signore, John Ronald Reuel Tolkien.
Come i più già sapranno, il signor Tolkien è l’autore di tutta una serie (una mole non indifferente) di romanzi e racconti fantastici, che di fatto costituiscono l’ossatura del fantasy moderno, sia letterario che cinematografico. Il suo lavoro più famoso è certamente “Il signore degli anelli“, pubblicato pubblicato tra il 1954 ed il 1955 in 3 volumi. Ma prima di questo, il signor Tolkien aveva scritto molto altro e immediatamente prima del succitato capolavoro, nel 1937 aveva pubblicato “Lo Hobbit“.
Esattamente come accade ora per le opere cinematografiche dirette da Peter Jackson, “Lo Hobbit” costituisce il prequel de “Il signore degli anelli“, ma è anche molto di più. Nell’opera omnia del signor Tolkien si può infatti ravvisare uno studio, che mostra “Lo Hobbit” come un vero e proprio antesignano di tutte le altre opere dell’autore. Contiene cioè, tutte le caratteristiche, sebbene ancora da raffinare, che costituiranno il materiale narrativo successivo.
Il ruolo centrale dell’eroismo, specie se da parte di persone normali o deboli, chiamate a salvare la situazione, come anche il sacrificio, anche della vita dei più valorosi sono rodati in questo bellissimo romanzo che getta le fondamenta vere e proprie del mondo della Terra di Mezzo, pur contenendo ancora caratteri fiabeschi che saranno meno accentuati nei lavori successivi.
In te c’è più di quanto tu non sappia, figlio dell’Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d’oro, questo sarebbe un mondo più lieto.
Ad ogni modo la storia di Bilbo Baggins, è un racconto di scoperta di se stessi e delle proprie forze e debolezze, oltre che delle meraviglie e degli orrori del mondo e ora che il film è alle porte, non sarebbe male concedersi anche il romanzo, Tolkien approverebbe.