“Prince of Persia” è nato nel 1989 sviluppato da Brøderbund e successivamente dalla Ubisoft (dal 2003) che segnò un progresso nel campo dell’animazione dei videogiochi per la sua qualità. Il gioco è ambientato nella Persia medievale, il sultano è in guerra lontano dal Paese e il visir Jaffar cerca di prendere il suo posto, imprigionando la Principessa, unica figlia del sovranno mettendolo davanti ad una scelta da prendere entro un’ora: il matrimonio tra lui e la Principessa o la morte della stessa. Il compito del giocatore è quello di salvare la Principessa entro un’ora, essendo lui il vero amore della ragazza.
Quello che vedremo in sala dal 19 maggio è “Prince of Persia: le sabbie del tempo“, tratto appunto dal celebre videogioco. Protagonista della pellicola è il principe Dastan, interpretato da Jake Gyllenhaal. Ambientato nella Persia del VI secolo, il film racconta di Dastan, che si allea con la Principessa Tamina, interpretata da Gemma Arterton per recuperare le Sabbie del Tempo. Queste ultime sono un dono degli dei per controllare il tempo, ma sono finite nelle mani sbagliate: quelle del perfido Nizam, interpretato da Ben Kinglsey.
Il film è prodotto da Jerry Bruckheimer (Pirati dei Caraibi), che ne ha acquisito i diritti per la sua Jerry Bruckheimer Films nel 2004, con la Walt Disney Pictures. Nel 2006 è stata riscritta la sceneggiatura, inzialmente affidata a John Mechner per poi finire nelle mani di Jeffrey Nachmanoff. Secondo diversi rumors la pellicola era stata inizialmente affidata a Michael Bay, attualmente impegnato sul set di “Transformers 3” e pare che proprio a causa di questo egli non abbia potuto impegnarsi in questo progetto, finito poi nelle mani di Mike Newell, già regista di “Harry Potter e il calice di fuoco”, “Donnie Brasco”, “Mona Lisa Smile“. Il 19 maggio finalmente “Prince of Persia: le sabbie del tempo” sarà nelle nostre sale. Secondo voi riuscirà a non deludere le aspettative?