Belen Rodriguez e Stefano De Martino continuano a rimanere l’attrazione principale per gli italiani più pettegoli: finiti su giornali e telegiornali, si sono trasformati in un vero e proprio fenomeno. Ormai è ufficiale che i due abbiano una relazione e mentre Giulia Pauselli la commenta, loro se la godono serenamente.
Nonostante l’incidente in moto, che per fortuna è stato meno grave del previsto, Belen Rodriguez e Stefano De Martino sabato scorso si sono presentati al serale di “Amici” di Maria De Filippi per mostrare che stavano bene. Inseparabili e sempre mano nella mano, sono stati intervistati dal TG5 e Belen ha dichiarato che del suo nuovo ragazzo le piace tutto.
Incredibile la velocità con cui sia lei che Fabrizio Corona hanno sempre cambiato opinione sul loro amore e su altri flirt, questa non è che l’ennesima conferma. Almeno apparentemente un po’ infastidita in studio, dietro le quinte la showgirl argentina ha cercato di tirare fuori il suo sorriso più convincente dichiarando che di Stefano le piace tutto, altrimenti non starebbe con lui. Scherzando, poi, sulle cicatrici rimaste dall’incidente, ha detto “Speriamo che rimangano per sempre“.
A fare scalpore sabato scorso è stata anche Emma Marrone: atteggiamento molto più semplice e grande potenza vocale per eseguire “Bella senz’anima“, una dedica spassionata agli ultimi eventi, ci sono pochi dubbi in merito. La cantante salentina ha rilasciato una breve dichiarazione sugli ultimi fatti, sostenendo che evidentemente il suo amore non è bastato. Per vedere il video dell’esibizione, cliccate qui.
Per vedere il video dell’intervista a Belen Rodriguez e Stefano De Martino, cliccate qui.
Intanto un nuovo scandalo riguarda l’incidente in moto avvenuto qualche giorno fa. A riportarlo è il sito Dagospia, che avrebbe ricevuto una lettera anonima di un medico che denuncia l’abuso della propria posizione da parte dei due ballerini, trasportati senza alcun motivo da un ospedale all’altro a spese dei cittadini:
Caro Roberto,
da medico che da anni lavora in un Pronto Soccorso di un ospedale romano mi preme farti le seguenti considerazioni sull’incidente con la moto che ha coinvolto lo scorso venerdì la soubrette Belen Rodriguez e il suo nuovo fidanzato, il ballerino Stefano De Martino. Le considerazioni sono essenzialmente sulla gestione clinica dei due malati che a mio avviso presenta delle anomalie.
I due nel pomeriggio di venerdì hanno un incidente con la moto da cui sono sobbalzati verso l’esterno con conseguente caduta a terra. Essendo l’incidente verificatosi sulla via Tiburtina, oltre il raccordo anulare, vengono portati da una ambulanza del 118 al DEA di 1° livello di riferimento rappresentato dall’Ospedale di Tivoli, cittadina nei dintorni di Roma.
I due, anche sulla base del loro aspetto e delle loro condizioni cliniche apparenti documentate dai filmati dei media, sono a quel punto sicuramente classificati come codici verdi (i pazienti non hanno sicuramente lesioni che coinvolgono organi e funzioni vitali ma necessitano di cure).
L’ospedale di Tivoli dispone di tutte le specializzazioni fondamentali in un ospedale con DEA (Medicina, Chirurgia, Radiodiagnostica, Ostetricia e Ginecologia e Rianimazione) ma non dispone di un reparto di chirurgia plastica. La soubrette ha riportato delle ferite lacero-contuse non in un segmento nobile come il viso ma in segmenti sicuramente meno importanti da un punto di vista medico come le gambe e le braccio.
A questo punto, a mio avviso senza un’apparente valida giustificazione, i due feriti in codice verde vengono urgentemente trasferiti con una ambulanza al DEA dell’Ospedale Sandro Pertini, nosocomio che dispone di un reparto di Chirurgica Plastica. Peraltro dopo i tagli effettuati nel comparto della Sanità nella Regione Lazio per il ripianamento del debito pregresso, i chirurghi plastici sono solo reperibili durante la notte (dopo le 20 di sera) e non sono in guardia attiva.
Io credo che non sia giustificato trasferire una soubrette da un nosocomio ad un altro solo per garantirle una migliore sutura chirurgica, in tempi in cui si cerca di risparmiare anche sull’acquisto delle garze dentro un ospedale e in cui per trasferire da un nosocomio all’altro un paziente in codice rosso o giallo possono a volte essere necessari anche alcuni giorni.
Credo che sia i diretti interessati che soprattutto coloro che gestiscono l’Emergenza Sanitaria nella Regione Lazio debbano necessariamente dare delle spiegazioni alla cittadinanza, agli utenti del Sistema Sanitario Nazionale e ai contribuenti.
Con questo ti saluto,
Un medico del SSN della Regione Lazio