La Belen Rodriguez presentata da AD, mensile di architettura, è ben lontana da quella mondana che gira in moto in tre o quella quasi completamente svestita dei calendari. AD, infatti le dedica la copertina, e ci spiega gli interessi casalinghi e i gusti architettonici, della nuova conduttrice di “Colorado” e “Italia’s Got Talent”. Infatti la rivista descrive l’appartamento di ben 240 metri quadrati della showgirl, essenziale, privo di ostentazione e di sfarzo, ispirato, pare, inconsciamente, ad un hotel di Capri. Inoltre la conduttrice afferma:
Ma ho fatto tutto da sola. Non mi sono mai rivolta a un professionista per disegnare spazi e arredi. Ho solo seguito qualche consiglio dell’architetto Federico Consolandi nella scelta dei colori morbidi (il tortora delle pareti, il parquet e la boiserie bianchi) e nell’acquisto dei mobili. Alcuni li ho comprati e fatti spedire da Mykonos e da New York. La mia casa doveva essere utile, pratica e vissuta. Non un museo.
L’intervista continua in maniera sempre più confidenziale e molto rilassata, poco formale e molto intima. Continua parlando delle sue preferenze, odia il minimalismo quasi quanto gli spazi troppo ingombrati da oggetti e soprammobili, inoltre dichiara:
Non sopporto i colori troppo accesi nemmeno nei vestiti. Le tonalità più forti della mia casa si trovano nella stanza della palestra, dove le tende sono color lavanda.
Inoltre dall’intervista emerge l’habitat naturale della Rodriguez, che non sono set fotografici, palchi o locali, ma è semplicemente la cucina, dove la giovane showgirl passa il suo tempo a cucinare il suo piatto preferito, las empanadas, fagottini di pasta ripieni di carne, tipici dell’America Latina. La cucina è proprio una fissazione per Belen, infatti è la sua stanza preferita:
Di mattina filtra una luce bellissima, e qui spesso mi siedo a studiare i copioni.
Sul fine dell’intervista la Rodriguez si lascia andare anche a dichiarazioni che rivelano, forse, come si sul dire un pò di vita familiare, una voglia di avere il suo uomo, magari, Fabrizio Corona, in giro per caso, ma magari anche il piccolo Carlos:
Vorrei un’isola gigante con la possibilità di sistemare affianco un tavolino, in modo che il mio fidanzato possa sedersi vicino a me e gustare un calice di vino mentre preparo da mangiare.