Nella serata di ieri la Milano bene è stata squarciata da una notizia che se fosse vera avrebbe del clamoroso. Il Milan di Berlusconi è pronto all’ennesima rivoluzione. Dopo aver stravolto la squadra in estate, il numero uno di Via Turati si appresterebbe ad “eliminare” quello che da tutti è considerato come l’autentico best seller rossonero: Adriano Galliani. Il nome del sostituto c’è già, ed è Giuseppe Biesuz. Sconosciuto ai più, Biesuz è in realtà un personaggio già noto nell’imprenditoria italiana. Nato in Svizzera nel ’62, Biesuz si laurea all’Università di Venezia Ca’ Foscari e da lì in poi inizia un’ascesa tale da essere chiamato oggi come il Super Manager svizzero. Tra le sue cariche più prestigiose possiamo citare ruoli di primo piano in aziende come Bialetti Bialetti e Richard Ginori. Da tre anni invece è l’amministratore delegato del nuovo gruppo Trenord, nato dall’accordo fra Trenitalia e Ferrovie del Nord, dedito alla gestione del trasporto ferroviario nella regione Lombardia.
LA REGIA DI BARBARA– Quando parliamo della famiglia Berlusconi non possiamo non dimenticare lei, Barbara. Entrata in società ormai nel gennaio del 2011, la figlia di Berlusconi ha sempre ricoperto un ruolo scomodo per Galliani. A fare i conti adesso non c’è più lo storico ad rossonero, ma deve dar rendere conto (oltre a Silvio) anche alla figlia adesso. Va da sé che già questa è una novità piuttosto importante all’interno dell’organigramma societario di Via Turati. E la notizia data in esclusiva ieri da Dagospia non può non essere ricollegata alla presenza di Barbara in società. Qualcosa si è rotto tra Galliani e Berlusconi. Dalla scelta di Allegri al pasticcio Pato dello scorso inverno, crepe che oggi possono trasformarsi in un terremoto di proporzioni inusuali in quel di Milanello.
ANNO ZERO – Che al Milan sia l’anno zero non è difficile intuirlo. E nemmeno il futuro è ormai così indecifrabile. Da una parte l’azzeramento tecnico della squadra, che perdendo Ibrahimovic e Thiago Silva ha praticamente cancellato in una settimana ciò che in gergo si chiama valore assoluto. Il licenziamento di Galliani sarebbe la ciliegina sulla torta, una torta da offrire in pasto a chi vorrà acquistare questo Milan nuovo di zecca, azienda non più in perenne perdita e con il bilancio tornato ad essere quantomeno in pareggio. Da Vismara a San Siro, passando per le maglie dei calciatori, aleggia un marchio troppo “pesante” per essere considerato come un main sponsor uguale agli altri. L’accordo con la Fly Emirates è il primo assaggio di quello che potrà essere il Milan in un prossimo futuro non lontano. Manca un ultimo tassello, essenziale, per l’arrivo degli arabi: lo spazio per un nuovo stadio di proprietà.
DOMANDA – Una domanda però sorge spontanea. Come può uno come Giuseppe Biesuz sostituire Adriano Galliani? Che affinità può esserci tra il calcio e qualche caffettiera? O peggio, tra il calcio e le porcellane? D’accordo anche Galliani non arrivava da Coverciano o da Oxford, ma il co-fondatore di Canale 5 aveva sicuramente più titoli rispetto a uno svizzero che ha vissuto tra cucine e ceramiche.