Dopo un lavoro riuscito benissimo in “Moneyball“, che in Italia è arrivato con il titolo de “L’arte di vincere“, Brad Pitt ha deciso di tornare a lavorare nuovamente con Jonah Hill. L’attore, noto principalmente per ruoli comici, ha dimostrato di sapersi destreggiare più che bene anche in un contesto più drammatico, così Pitt l’ha voluto per il prossimo film che produrrà con la sua Plan B, “True Story“.
Proprio come dice il titolo, si tratta di una storia vera e talmente surreale da essere ottima per il grande schermo: si basa sul libro autobiografico dell’ex giornalista del New York Times Magazine Michael Finkel. Nel 2002 l’FBI arrestò in Messico Christian Longo, tra i criminali più ricercati al mondo. Finkel era stato licenziato per aver falsificato parte di un articolo investigativo e successivamente scoprì che Longo stava utilizzando la sua identità, dichiarando che proprio lui sarebbe stato l’unico giornalista con cui avrebbe parlato. Tra i due, in seguito, si è instaurato un rapporto così particolare da diventare materiale ghiotto per il mondo cinematografico.
Inzialmente detenuto dalla Paramount, il progetto è passato alla Plan B di Brad Pitt. A dirigerlo sarà Rupert Goold, e Jonah Hill interpreterà proprio il giornalista Michael Finkel. Al suo fianco, nei panni di Christian Longo, ci sarà James Franco, acclamato lo scorso anno per la sua interpretazione in “127 hours”.
Jonah Hill ha esordito come attore nei primi anni duemila, tra “40 anni vergine” e “Molto incinta”, si è affermato soprattutto nel mondo della commedia, al fianco di attori come Ben Stiller e Steve Carrell. E’ stato Bennett Miller a mettero alla prova con un film di genere totalmente diverso, “L’arte di vincere“, dopo averlo notato anche in “Cyrus“. Oggi Hill ha molti chili in meno ed una strada ancor più vasta da percorrere a Hollywood, al suo fianco un caro amico come Brad Pitt che, una volta riconosciute le sue doti, ha deciso di non farselo scappare.