Una data impressa a fuoco quella del 3 luglio del 1969 per tutti gli appassionati di musica rock e in particolare dei fan Rolling Stones. La sera del 3 luglio di quarantuno anni fa, infatti, Brian Jones , il chitarrista biondo nonchè fondatore dei Rolling Stones,moriva annegato nella piscina di Cotchford Farm, la lussuosa villa dell’Essex appartenuta in precedenza allo scrittore A.A. Milne, l’inventore di Winnie The Pooh, nell’Inghilterra meridionale. La morte di Jones resta ancora oggi avvolta nel mistero, tanto da far ciclicamente circolare le voci di una riapertura delle indagini. Il caso della morte dell’ex chitarrista dei Rolling Stones infatti pare non essersi mai chiuso. La polizia inglese ha annunciato che intende riaprire il fascicolo dopo aver ricevuto nuove informazioni. Era il 3 luglio 1969 di quaranta anni fa. All’epoca gli inquirenti chiusero l’inchiesta con la dicitura “morte accidentale”.
Alcune chiavi di lettura di quella vicenda arrivano da Andrea Valentini in “3.7.69. Brian Jones. Morte di un Rolling Stone” . Un libro che, partendo dalle pubblicazioni già uscite in precedenza, ricordiamo il libro di Mandy Aftel “Death of a Rolling Stone”, prova a mettere assieme tutti i pezzi per ricostruire il tragico episodio raccontando, soprattutto ai neofiti, cosa accadde subito prima e subito dopo quella maledetta sera d’estate. Ma il mistero rimane. Così come il fascino e la leggenda che ancora avvolgono la figura di Brian Jones.
Oggi che si commemora il 41° anno della dipartita del musicista vogliamo ricordare l’addio di Brian Jones facendovi vedere il video clip del suo funerale:
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