Era da un po’ che non si sentiva parlare di lei, ma Britney Spears non s’è fatta attendere. Rilucendo oggi dello splendore di ieri, già da qualche anno in giro si legge più delle sue vicissitudini personali e degli scandali che non della sua musica. Vuoi l’avanzare di nuove leve, da Lady Gaga a Katy Perry, vuoi perchè la minestra riscaldata non piace a nessuno, la Spears da un bel po’ di tempo non propone qualcosa di innovativo e al pari dell’enorme successo mondiale maturato a partire dalla fine degli anni ’90. Sta per uscire il quarto singolo estratto dall’album “Femme fatale” e il brusio delle chiacchere ha raggiunto anche me. Per carità, sia mai che lo scalpore nasca da un testo originale o da un arrangiamento particolare, ancora una volta si parla di Britney Spears per tutto quel contorno alla musica cui ci ha abituati. Il nuovo brano si intitola “Criminal”, parla di una storia d’amore tormentata, criminale per quanto fa soffrire. Ok, fin qua niente di nuovo sul fronte occidentale, un’altra donna che si dispera per l’uomo cattivo. Musica lenta, una ballad dal sapore malinconico e rassegnato. Ed anche qui cadiamo in piedi, un bel pezzone lento strappalacrime sta sempre bene dopo altri singoli più ritmati. E allora lo scandalo dove sta? Semplice, nel video. Il video ancora non è in circolazione, sul canale Youtube ufficiale della Spears è possibile ascoltare la canzone, ma il video corrisponde all’immagine della copertina del singolo. Eppure, non ancora messo in rotazione, già attira l’attenzione su di sè. Ormai questa cantante in dodici anni di onorata carriera sul palco ci ha affrontati, stuzzicati con mille provocazioni: ricordo bene, quando ero decisamente più piccola, lo scalpore che suscitò la sua inversione di rotta con “I’m a slave for you”, nel cui video si faceva vedere molto più nuda, con look provocante e a farsi grattar pruriti animaleschi da vari uomini. Vabbè, c’è da capirla, sotto i riflettori fa caldo e si incontrano tante persone interessanti… Da lì è stato un progressivo calare di decenza, secondo me, ma al pubblico questa vena sexy è sempre piaciuta e si sa che è lui a regnare sovrano. Oggi Britney Spears decide di provocare ancora una volta, di stupire e far parlare di sè, la sua attività preferita. Per il video di “Criminal” punta quindi sull’originalità e la vediamo in compagnia dell’attuale compagno (tale Jason Trawick, che personalmente non conosco) mentre compie una rapina a mano armata in un supermarket. Pistolone alla mano, si butta nell’azione e a dire il vero, ascoltando la canzone, immaginare certe scene mi viene difficile… Insomma, mi pare che c’entri poco, ma almeno per quello aspetterò l’uscita ufficiale, chissà che il regista non abbia trovato la giusta chiave di lettura. Comunque, il putiferio è nato dalla scelta del luogo in cui girare questo santissimo video, cioè il quartiere di Hackney di Londra. Questa zona della capitale inglese, tanto per rinfrescare la memoria, è stato uno degli epicentri da cui sono partite le rivolte popolari che hanno messo letteralmente a ferro e fuoco la città e mezzo Regno Unito. E’ una parte difficile, che non risente della ricchezza del centro, una periferia lasciata a se stessa, abitata da persone che cercano con ogni mezzo di tirare avanti tra angherie soprusi ed indifferenza. E’ proprio da una situazione così delicata che è scoppiato il macello di questa estate, andando sempre più degenerando. Britney Spears si colloca quindi in un contesto del tutto particolare, ancora instabile e che non si è ripreso del tutto. L’equilibrio è precario, i giovani si sa che prendono esempio da ciò che fanno in tv e i loro idoli (anche se dubito che un ragazzo di Hackney venga istigato alla ribellione dalla Spears) e questa scelta della rapina con tanto di semiautomatica in pugno suona un pelo fuori luogo. Il consigliere di zona Ian Rathbone definisce lo sgomento che tale video suscita negli abitanti del quartiere ancora così profondamente colpiti dai recenti avvenimenti e afferma che la cantante statunitense dovrebbe fare una cospicua donazione ad una delle associazioni che lì si occupano dei giovani, per rimediare alla sua colpa. Allora perchè, mi domando e dico, le hanno dato i permessi? Per girare un video, un film, qualunque cosa su un terreno pubblico bisogna chiedere i dovuti permessi all’amministrazione locale. Non potevano pensarci prima? Pare siano stati tutti gabbati dalla produzione della Spears, che aveva illustrato il progetto in maniera differente, più soft. Sono proprio quelle pistole a creare il danno. Volente o nolente, la beniamina del pop mondiale che tanto ha ispirato i cantanti di oggi (vedi la recente “dichiarazione d’amore” di Lady Gaga agli Mtv Video Music Awards) vede il suo nuovo video al centro di un altro putiferio, ancor prima che esca ufficialmente. Questione di (s)fortuna o furbizia?