Vedo già la mia salma portata a spalle da gente che bestemmia che ce l’ha con me…
(Rino Gaetano – 1976)
Avrebbe compiuto proprio oggi sessant’anni, ma se n’è andato trent’anni fa a causa di un incidente stradale. Rino Gaetano, nato il 29 ottobre 1950, non è stato un personaggio cinematografico, ma è stato un personaggio importante e pertanto è stato il cinema ad omaggiarlo. Nato a Crotone, Rino Gaetano ha vissuto dai dieci anni in poi a Roma, ed è lì che è nata la sua musica, a partire dal primo gruppo, i Krunx. Il primo album di Gaetano esce nel 1974, si tratta di “Ingresso Libero“, che non ottiene però molto successo. Il successo arriva grazie a Sanremo e ad uno dei suoi brani più conosciuti: Gianna. Siamo nel 1978, e Rino Gaetano si piazza terzo al Festival della Musica italiana, un traguardo molto importante a seguito del quale prende vita il programma radiofonico “Canzone d’autore“. La vita di Rino Gaetano si interrompe a trent’anni, il 2 giugno 1981, a causa di un incidente stradale e soprattutto di cinque ospedali che si rifiutano di curarlo. A pochi giorni dal suo matrimonio, Rino Gaetano se n’è andato, lasciandoci però un’importante eredità, che racchiude le critiche e la visione del nostro Paese, mai così attuale come ai giorni nostri. Rino Gaetano non è stato protagonista di alcun film, ma ha partecipato all’opera teatrale “Pinocchio” di Carmelo Bene, andata in scena per la prima volta nel 1961. E’ vent’anni dopo, nel 1981, che vi prende parte anche Gaetano, nel ruolo della Volpe. Il mondo del cinema ha però omaggiato il cantautore con documentari, come “Un folletto sempre più blu” di Giancarlo Governi e Leoncarlo Settimelli, e il cortoetraggio “Non voleva essere un giullare” di Paolo Scarlato. Quest’ultimo documentario-corto racconta dell’ultimo periodo di vita di Rino Gaetano, intervistato dal giornalista Aldo Ombresi. Nel 2007 Marco Turco dirige la miniserie “Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu“, prodotta da Claudia Mori. Nel ruolo del cantautore troviamo Claudio Santamaria, affiancato da Laura Chiatit, Kasia Smutniak, Giorgio Caputo, Rosita Celentano, Giorgio Colangeli. La miniserie è stata particolarmente apprezzata dal pubblico ma fortemente criticata dalla sorella del cantautore, Anna Gaetano. Quest’ultima ha dichiarato che il fratello è stato dipinto come un alcolizzato e si è raccontata una storia romanzata che aveva poco a che vedere con la vita reale di Rino. Noi salutiamo il grande Rino con una delle sue canzoni più conosciute, la stessa che ha dato il titolo al film, “Ma il cielo è sempre più blu”. Buon compleanno, Rino! [jwplayer mediaid=”37508″]