Si è concluso il sessantacinquesimo Festival di Cannes con l’assegnazione della Palma d’Oro e degli altri premi collaterali del Palmares.
La giuria presieduta da Nanni Moretti ha premiato con il massimo riconoscimento “Amour” del regista austriaco Michael Haneke, già trionfatore a Cannes tre anni fa con “Il nastro bianco”.
Abbastanza scontata la vittoria di Haneke, accreditato fin dalla vigilia come uno dei favoriti e salutato nei giorni del concorso come l’unico vero capolavoro di questa edizione del Festival di Cannes.
Un po’ a sorpresa arriva un premio prestigioso anche per il cinema italiano: Matteo Garrone ha infatti conquistato il Gran Premio con il suo “Reality”. Durante la premiazione qualche fischio per Garrone, il cui film non è certo stato uno dei più apprezzati dalla platea di Cannes ma ha convinto invece Nanni Moretti e gli altri giurati.
Altri due premi abbastanza sorprendenti sono stati quelli per la regia, andato a “Post Tenebras Lux” di Carlos Reygadas, e il Premio della Giuria, conquistato da “The Angels’ Share” di Ken Loach.
“Beyond the Hills” di Cristian Mungiu ha conquistato ben due premi: quello per la sceneggiatura andato allo stesso regista rumeno e quello per l’interpretazione femminile che ha visto trionfare con un ex aequo le due interpreti del film, Cristina Flutur e Cosmina Stratan.
Miglior interpretazione maschile è stata quella di Mads Mikkelsen, protagonista di “Jagten”, ovvero “The Hunt”, di Thomas Vintenberg.
Questo il Palmares completo di questa sessantacinquesima edizione del Festival di Cannes:
Palma d’Oro per il miglior film: “Amour” di Michael Haneke
Gran Premio: “Reality” di Matteo Garrone
Premio per la regia: “Post Tenebras Lux” di Carlos Reygadas
Premio per la sceneggiatura: “Beyond the Hills” di Cristian Mungiu
Premio per la migliore interpretazione femminile: Cristina Flutur e Cosmina Stratan per “Beyond the Hills” di Cristian Mungiu
Premio per la migliore interpretazione maschile: Mads Mikkelsen per “Jagten” di Thomas Vinterberg
Premio della Giuria: “The Angels’ Share” di Ken Loach
Camera d’Oro per il miglior esordio: “Beasts of the Southern Wild” di Benh Zeitlin
Palma d’Oro per il miglior cortometraggio: “Sessiz-De-Deng (Silent)” di L. Rezan
Nanni Moretti al termine della cerimonia di premiazione ha preso il microfono alla conferenza stampa ufficiale di chiusura del Festival di Cannes 2012:
Mi sento molto bene perché ho otto nuovi amici. I festival devono sapere che, quando chiameranno uno di noi, arriveranno anche gli altri otto. Tutti andremo a Locarno, Venezia e perfino in Corea! Senza entrare nei dettagli, nessun premio è stato dato all’unanimità.
Moretti ha poi avuto parole d’elogia per tutti i componenti della giuria, elencando “La sincerità di Ewan (McGregor)”, “Il buon umore di Jean Paul Gaultier”, “La determinazione di Diane (Kruger)”, e “La nostra memoria storica cinematografica, Alexander Payne”.
Moretti ha inoltre attaccato i film americani presentati in concorso quest’anno a Cannes:
Penso che forse se si fossero cercati i film a bassissimo costo, ci saremmo trovati di fronte pellicole meno leccate, ma più autentiche e vitali.
Parole d’elogio, invece, per la prova di Mads Mikkelsen, che ha definito “Una performance sottile e bellissima”. D’accordo Ewan McGregor: “C’è una tensione che corre lungo tutto il film, e penso che il merito sia tanto della regia quanto dell’interpretazione di Mads”.