Al Festival di Cannes oggi è stata la giornata del primo, e unico, film italiano del concorso, vale a dire “Reality” di Matteo Garrone.
Garrone torna a Cannes a quattro anni di distanza dal grande successo di “Gomorra”, film che ha vinto il Gran Prix Speciale della Giuria allora preseduta da Sean Penn.
“Reality” racconta la storia di Luciano, un pescivendolo napoletano che per integrare i suoi scarsi guadagni si arrangia facendo piccole truffe insieme alla moglie Maria. Grazie a una naturale simpatia, Luciano non perde occasione per esibirsi davanti ai clienti della pescheria e ai numerosi parenti. Un giorno, spinto dai familiari, partecipa a un provino per entrare nel “Grande Fratello”. Da quel momento la sua percezione della realtà non sarà più la stessa.
Questo quanto dichiarato da Matteo Garrone nella conferenza stampa di presentazione di “Reality”:
Subito dopo Gomorra cercavo un soggetto che fosse all’altezza, che avesse la stessa forza o ancora più forte e sorprendente. Ma mi rendevo conto pian piano che stavo andando incontro alla catastrofe. Così, dopo alcuni anni, mi sono imbattuto in una storia piccola, realmente accaduta a Napoli. Ho creduto che potesse essere un racconto semplice, senza pretese, ma che potesse essere metafora per qualcosa d’altro.
Io e i miei sceneggiatori non avevamo intenti di denuncia sociale, non era questo che ci interessava. Volevamo raccontare una storia che si legasse alla gloriosa tradizione del cinema italiano, stavamo accanto ai personaggi cercando di capirli e di raccontarli con amore e calore. Atmosfera felliniana? C’è un omaggio, perché negarlo? Spero tuttavia di essere riuscito a non fare un plagio ma a mantenere la mia identità di sguardo. Ma più che a un film come Ginger e Fred, qualcuno mi ha fatto notare che il film guarda a Lo sceicco bianco.
Matteo Garrone ha poi parlato del protagonista del film Aniello Arena, unico membro del cast a non essere presente a Cannes. Arena sta infatti scontando una pena detentiva a Napoli.
Luciano, il protagonista di Reality è un Pinocchio moderno contemporaneo che ci ha permesso un viaggio attraverso i cambiamenti di un Paese. È interpretato da Aniello Arena, un attore della compagnia della Fortezza di Volterra, un detenuto che sta scontando una pena e non ha avuto il permesso di partire. Arena recita da dodici anni nella compagnia ed è protagonista di tutti gli spettacoli di Armando Punzo. Io sono figlio di un critico teatrale, fin da bambino andavo a vedere con mio padre molti spettacoli e l’avevo notato da tempo, lo volevo già per Gomorra ma il magistrato non diede il permesso, dato il tema. Stavolta l’abbiamo avuto.
Presentato questa mattina alla stampa, “Reality” è stato accolto piuttosto positivamente, benchè non in maniera entusiastica: una costante di questi primi tre giorni del Festival di Cannes.
Il concorso di Cannes 2012 presentava quest’oggi anche “Paradies: Liebe” di Ulrich Seidl. Teresa è una donna non più giovane che finisce in un resort del Kenya dove è facile trovare consolazione, sesso, succedanei d’amore grazie alla disponibilità interessata dei giovani del luogo. Ma il film racconta come da sfruttati si può diventare sfruttatori e viceversa. Prima opera di una trilogia dedicata alla donna e al mito della vacanza, a firma dell’appartato e urticante regista di “Dog Days”.
La grande attesa quest’oggi a Cannes però è riservata soprattutto per i film presentati fuori concorso.
Verrà presentato sulla Croisette, infatti, “Madagascar 3: Europe’s Most Wanted”, terzo capitolo delle avventure del leone Alex e dei suoi amici animali che finiscono con il mescolarsi a un circo ambulante europeo. Prosegue a Cannes, quindi, la tradizione del cartoon hollywoodiano con una celebrazione dello stile Dreamworks. In precedenza a Cannes erano stati presentati film come “Shrek 2”, “La gang del bosco” e “Kung Fu Panda”.
Ma il vero evento della terza giornata del Festival di Cannes è la presentazione della nuova versione restaurata di “C’era una volta in America” di Sergio Leone. Il film sarà presentato nella sezione collaterale Cannes Classics e avrà una mastodontica durata di 4 ore e 15 minuti. Questa versione, curata dalla Film Foundation di Martin Scorsese, si avvicina molto alla primo montaggio realizzato da Leone.
Con il restauro voluto da Martin Scorsese e realizzato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Andrea Leone Films, The Film Foundation e la Regency Enterprises, è una versione digitale 4 k con 25 minuti di inediti quella che viene presentata oggi ai fortunati spettatori a Cannes. La sfida principale è stata quella di trovare e integrare scene tagliate da Leone, sapendo che le scene negative non montate sono purtroppo andate perse. Un lavoro meticoloso che ha mobilitato un team di ricercatori per diversi mesi, alla ricerca di qualsiasi informazione o testimonianza che permettessero di avvicinarsi alla versione iniziale del maestro italiano.