Prosegue il Festival di Cannes e dopo “Le passè” di Fahradi, ecco un altro favorito per la Palma d’Oro che verrà consegnata tra una settimana esatta. Stiamo parlando di “Inside Llewyn Davis”, il nuovo film dei fratelli Joel e Ethan Coen che ha entusiasmato la platea del Festival. I due geniali autori sono di casa in quel di Cannes, dove hanno conquistato la Palma d’Oro nel 1991 per “Barton Fink – È successo a Hollywood” e due premi per la miglior regia nel 1996 per “Fargo” e nel 2001 per “L’uomo che non c’era”. Difficile prevedere un ritorno a Minneapolis a mani vuote per Joel e Ethan Coen che con “Inside Llewyn Davis” tornavano a competere a Cannes a sei anni di distanza da “Non è un paese per vecchi”, altro titolo assai applaudito sulla Croisette pur senza ricevere alcun premio.
“Inside Llewyn Davis” è ambientato nel Greenwich Village negli anni 60 ed è ispirato alla vita del musicista e cantautore Dave van Ronk. Chitarrista, arrangiatore, intimo amico di Bob Dylan (la cui voce accompagna le immagini del trailer) e ispiratore di artisti come Phil Ochs, Ramblin’ Jack Elliott e Joni Mitchell, van Ronk è stato figura di rilievo nel panorama della musica folk americana negli anni sessanta.
“Inside Llewyn Davis” è interpretato da Oscar Isaac, la candidata all’Oscar Carey Mulligan, Justin Timberlake, Garrett Hedlund,John Goodman e il premio Oscar F. Murray Abraham.
L’altro film del concorso di Cannes 66 presentato quest’oggi è il thriller belga “Borgman” diretto da Alex van Warmerdam e interpretato da Jan Bijvoet, Tom Dewispelaere, Sara Hjort Ditlevsen e Annet Malherbe. “Borgman” ha diviso abbastanza nettamente critica e pubblico: diversi gli estimatori (che ne parlano come di un film oscuro e sorprendente), altrettanto numerosi i detrattori (che lo dipingono come una sciocchezza vuota e un po’ furba).
Camiel Borgman è un individuo sinistro che si aggira tra le vie di un quartiere periferico. All’improvviso l’uomo entra in una casa dando vita a una serie di eventi che sconvolgono l’esistenza di una coppia borghese, dei loro tre figli e della bambinaia. Nessuno però sa chi o cosa sia Camiel: sogno, demone, allegoria o incarnazione delle loro paure?
Moltissimi poi i film del fuori concorso e delle sezioni collaterali che hanno animato questa domenica al Festival di Cannes.
Su tutti segnaliamo il nuovo film del maestro di Hong Kong, Johnnie To, “Blind Detective” con due attori simbolo del cinema asiatico come Andy Lau e Sammi Cheng. “Blind Detective” narra di un poliziotto che viene costretto ad andare in pensione a causa di un danno alla retina. Tuttavia, dopo esser stato testimone di una rapina in banca, insieme a un’ispettrice di polizia – convinta che i suoi sensi siano più acuti – torna in azione per risolvere il caso.
Altri titoli della giornata sono stati: “Bite the dust”, commedia russa, fuori concorso, di Taisia Igumentseva; “The Last of the Unjust” (Le dernier des injustes), documentario di Claude Lanzmann, presentato fuori concorso; il film a episodi “Bombay Talkies” (sempre fuori concorso); “L’image manquante” per Un Certain Regard, documentario diretto da Rithy Panh e il film bellico “Death March”, sempre in Un Certain Regard, diretto da Adolfo Alix Jr..