Primo weekend festivaliero a Cannes e come ogni giorno sono due i film del concorso a venire presentati. Questa volta è il turno, dopo Ozon, di un altro autore di casa, il francese Arnaud Desplechin che presenta “Jimmy P. (Psychotherapy of a plains indian)” con un cast internazionale composto da Benicio Del Toro, Mathieu Amalric, Gina McKee e Larry Pine. “Jimmy P. (Psychotherapy of a plains indian)” racconta le vicende di un soldato nativo americano, noto con lo pseudonimo Jimmy Picard (Benicio Del Toro), che in seguito ad alcuni traumi subiti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, contrae una malattia psicosomatica. Lo psicanalista George Devereux (Mathieu Amalric) inizia a seguire il suo caso e i due intrecciano un forte legame professionale, ma anche personale, diventando grandi amici.
Secondo film del concorso presentato quest’oggi è “Like Father, Like Son” (Soshite chichi ni naru) del regista giapponese Hirokazu Koreeda e interpretato da Masaharu Fukuyama, Machiko Ono, Yoko Maki e Lily Franky. Ryota Nonomiya è un uomo d’affari di successo, le cui decisioni sono sempre state guidate dalla brama di denaro. All’improvviso l’uomo apprende che il suo figlio biologico è stato scambiato per errore con un altro subito dopo la sua nascita: ora, deve prendere una decisione cruciale e scegliere tra il suo vero figlio e quello che ha cresciuto.
Fuori concorso segnaliamo “Stop the pounding heart” del regista italoamericano Roberto Minervini: una piccola produzione indipendente, low budget, interpretata da Sara Carlson, Colby Trichell e LeeAnne Carlson. Un’adolescente viene istruita a domicilio, insieme ai suoi undici fratelli e sorelle, dai genitori contadini nella stretta osservanza della Bibbia. Ma l’incontro con un giovane uomo appassionato di rodeo di tori rimetterà in discussione questo stile di vita.
Sempre fuori concorso verrà presentato “Monsoon Shootout”, thriller a co-produzione internazionale tra India, Gran Bretagna e Olanda. Diretto da Amit Kumar, “Monsoon Shootout” è interpretato da Nowaz, Tannishtha Chatterjee, Jayant Gadekar e Omkar Das Manikpuri. Mentre una pesante pioggia flagella i bassifondi di Mumbai, il neo poliziotto Adi deve affrontare per la prima volta una difficile scelta, che potrebbe cambiargli la vita: sparare o no? La sua decisione lo costringe a un viaggio che lo pone contro un sistema che chiede dei compromessi morali…
Dopo il grande successo ottenuto da “Miele” di Valeria Golino, la sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes prosegue con “Gran Central”, film drammatico diretto dalla regista franco-austriaca Rebecca Zlotowski con Tahar Rahim, Léa Seydoux, Olivier Gourmet e Denis Menochet. Un giovane uomo che ha un’attrazione compulsiva per il pericolo trova impiego presso un’azienda che si occupa di energia nucleare e viene sottoposto al rischio radioattivo. A cambiarlo sarà la relazione proibita e passionale con una donna incontrata nella centrale nucleare.
Infine, sempre per Un Certain Regard, il drammatico “Bends” da Hong Kong, regia di Flora Lau e con interpreti Carina Lau e Kun Chen. Sul confine tra Hong Kong e lo Shenzen, si sviluppa l’amicizia tra Anna, casalinga benestante, e il suo chaffeur Fai. L’uomo sta lottando per poter portare sua moglie incinta e sua figlia oltre il confine, per poter così far nascere a Hong Kong il suo secondo figlio; la donna, al contrario, cerca di continuare ad ostentare il suo benessere, anche dopo che il marito è improvvisamente scomparso nel bel mezzo di un tumulto finanziario.