“Canzoni da Camera” è un progetto che vede protagonisti i Solis String Quartet e Gaetano Curreri, storico leader degli Stadio, uno tra i più apprezzati musicisti del panorama musicale italiano. La parentesi di circa due ore di ieri sera è annoverata nel calendario appuntamenti “Aspettando Giffoni 2013″, la location – Giardini di Villa Solimene ad Avellino. Sul palco anche Fabrizio Foschini, compagno di viaggio di Curreri: insieme, tutti, hanno accompagnato il pubblico attraverso la rivisitazione di alcuni brani entrati di diritto nell’immaginario comune. La leva cantautoriale italiana si fonde con la sezione d’archi dei Solis String Quartet per un esperimento che, fantasticando un pò, bisognerebbe promuovere in giro sui palchi (se non del globo) d’Oltralpe.
Originalità, bravura d’esecuzione, espressività, emozioni: queste le parole chiave. La platea era gremita a tal punto che non c’erano nè posti a sedere nè in piedi. E non si tratta neanche di anteporre o posporre la figura (e la voce) di Gaetano Curreri o l’alchimia che avvolge e caratterizza i Solis String Quartet: quest’esperimento o lo prendiamo così com’è concepito o niente! Ascoltare per credere.
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Anche la scaletta (della serata) contribuisce a far nascere un’idea di questa realtà: la prima parte i Solis con Curreri, poi Curreri e Foschini propongono (voce e piano) alcuni grandi classici del repertorio degli Stadio, poi l’ensamble dei Solis che propone due brani tratti dal nuovo album “4Solis”, poi tutti insieme chiudono la serata sulle note di “Piazza Grande” di Lucio Dalla.
La serata prende il via sulle note di “Sorprendimi” degli Stadio e prosegue con la parentesi Curreri-Rossi: il cantautore da una parte, la rockstar dall’altra, il talento di dar vita alla melodia si fonde con quello della fotografia. Una fotografia in versi. E’ lo stesso Curreri che si lascia andare a parole di encomio per l’amico Vasco, che dicesi contento e soddisfatto di questo esperimento cui hanno contribuito anche le sue canzoni. E così “Prima di partire per un lungo viaggio” (scritta per Irene Grandi), “E dimmi che non vuoi morire” (scritta per Patty Pravo), “Un Senso” (parole Vasco Rossi, musica Gaetano Curreri), “Sally”, “Ballando al buio”. Il pubblico apprezza, nel mentre Curreri si diverte a ripercorrere la sua carriera: questa nuova formula si deve all’incontro con i Solis String Quartet (Vincenzo Di Donna, violino – Gerardo Morrone – viola, Luigi De Maio – violino, Antonio Di Francia – violoncello) avvenuto per caso nel 2009. Caso o destino che sia, si avverte quell’aria di festa. Lo si legge gettando l’occhio sul pubblico presente in platea che per ben due volte si alza per una standing ovation tutta meritata.
Prima di arrivare alla parentesi finale dove dai Solis a Foschini (passando per Curreri) hanno proposto ben due cover di Lucio Dalla, “Caruso” e “Piazza Grande” (“questa sera vogliamo salutarvi lasciandovi tornare a casa con un sorriso” – dice Curreri), c’è spazio per il duo voce e piano Curreri-Foschini e per apprezzare tutto il talento e l’originalità dei Solis String Quartet: questi propongono due brani “Metrò” e “Altamarea” estratti dal loro ultimo “4Solis”, mentre il duo Foschini-Curreri esegue “Canzoni alla Radio”, “C’è – Vorrei”, “Pantani” e “I nostri anni”. E la serata si conclude con tutti sul palco e il pubblico in piedi, sulle note di “Un disperato bisogno d’amore”, “Caruso”, “Acqua e Sapone”, Chiedi chi erano i Beatles”, “Piazza Grande”.
Per concludere ripeto quanto già scritto nell’incipit: sarebbe curioso sperimentare l’effetto Oltralpe. Fosse solo perchè, questa musica, non morirà mai!