Il freddo è arrivato già da un po’ ma adesso è ufficialmente inverno e abbiamo qualche suggerimento per la vostra playlist a tema.
Niente paura, non ci saranno i tormentoni di Natale. Abbiamo escluso Michael Bublè, Mariah Carey e Mario Biondi dalla lista, il tema è più vasto e al Natale ci penseremo più in là. Ecco qualche suggerimento per calarvi nel mood invernale, buon ascolto!
Urge for going – Joni Mitchell
L’inverno sta arrivando, la brina avvolge ogni cosa in città e un uomo sente il bisogno di andarsene, c’è una donna che lo lascia libero di farlo. Il brano è uscito nel 1968 e si intreccia con il vissuto di Joni Mitchell, che trascorse l’inverno 1964/65 nella gelida Toronto mentre il suo compagno era andato in California. La Mitchell era incinta e partorì a febbraio, in seguito diede il bambino in adozione. In quel periodo la cantante si sentiva intrappolata in una città che non era sua, in un momento così delicato, nel quale le risultava difficile anche riuscire a mantenersi.
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Famous Blue Raincoat – Leonard Cohen
La neve è la prima cosa che viene in mente quando si pensa all’inverno, ma non sottovalutiamo il potere della pioggia. E della malinconia di questo brano di Cohen, sono le 4 di mattina e dicembre sta finendo, siamo in una gelida New York. Il brano parla di un triangolo amoroso tra Leonard Cohen, una donna di nome Jane e un uomo che nella canzone viene definito fratello e assassino. In seguito Cohen disse di non ricordare molto del triangolo in questione, soprattutto se il terzo incomodo fosse un uomo in carne ed ossa o solo il frutto di un suo presentimento, della sua gelosia.
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A long december – Counting Crows
“Ho la sensazione che ci siano molte ostriche e poche perle“, siamo nel dicembre californiano e nel brano viene menzionato l’odore dell’ospedale. Adam Duritz scrisse il pezzo proprio perché trascorse qualche mese in ospedale per assistere la sua amica Jennifer, che era rimasta coinvolta in un grave incidente stradale. In quel periodo i Counting Crows stavano registrando e lo stress era alle stelle, il brano venne fuori in sole due ore dopo che Duritz aveva buttato giù le amiche dal letto per parlare e sfogarsi con loro. All’epoca il cantante stava con l’attrice Courteney Cox, alla quale si riferisce nel brano nel momento in cui dice “Tutto in un attimo guardi attraverso una stanza affollata per vedere il modo in cui la luce illumina una ragazza“. La Cox è anche nel video.
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Misty – Kate Bush
Prima di passare all’inverno all’italiana, è impossibile non menzionare Kate Bush. Il pezzo è decisamente strano, perché parla di un pupazzo di neve creato dalla cantante che, una volta entrata in casa, si è resa conto che il pupazzo ha preso vita e si è sdraiato sul letto accanto a lei. “Lo sento sciogliersi nelle mie mani” e “che spirito è?” si chiede la Bush. Insomma, a Natale tutto può succedere, perfino una storia d’amore con un pupazzo di neve.
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Inverno – Fabrizio De Andrè
C’è da dirlo, l’inverno non è stato fonte d’ispirazione per le canzoni più allegre. Il freddo, il cielo grigio, fanno venire alla mente pensieri malinconici e tutto sembra insonnolito. Nonostante la forte malinconia, “Inverno” rimane uno dei brani più belli e poetici che De Andrè abbia mai scritto.
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Le case d’inverno – Luca Carboni
Tra i cantautori italiani che si sono occupati della malinconia invernale c’è anche Luca Carboni. La canzone è una poetica descrizione dell’atmosfera delle case durante il periodo invernale, con un rimando all’infanzia dell’autore: “Io da piccolo dovevo scappare per non sentire la malinconia“. Si tratta di una delle canzoni più introspettive di Carboni.
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I mare d’inverno – Loredana Bertè
Il pezzo, scritto da Enrico Ruggieri, è un vero e proprio must invernale ed è anche uno dei brani più famosi della Bertè. Correva l’anno 1983 e la canzone fu subito un successo. Anche qui, ma il bello forse è questo, c’è poco da stare allegri: “Il mare d’inverno è un concetto che il pensiero non considera, è poco moderno è qualcosa che nessuno mai desidera”.
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Ma che freddo fa – Nada
“D’inverno il sole stanco a letto presto se ne va” cantava Nada nel 1969. Si tratta del brano che presentò al Festival di Sanremo e che la consacrò al successo. Ancora oggi il successo di “Ma che freddo fa” rimane intatto, lo ha inciso perfino Mina. Infatti rimane tra i brani italiani più coverizzati.
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Photo by Anna Popović