Il Natale si avvicina, c’è chi si fa travolgere dall’entusiasmo e chi entra in modalità Grinch.
In ogni caso non si può sfuggire a quest’atmosfera che nel bene e nel male ci circonda tutti. Già da un pezzo le radio hanno iniziato a propinare le canzoni di Natale, si preparano le uscite discografiche dei nuovi album che raccolgono canzoni di Natale, rivisitate sempre allo stesso modo. È tutto un jingle bells, Mariah Carey, lucine e banalità. Abbiamo deciso di pensare a chi, invece, di quelle canzoni non ne può davvero più e sta pensando di stilare una playlist che sia controcorrente. Vi avvisiamo, il risultato tende all’hipster, ma è il prezzo da pagare per non cantare tutti in coro “Last Christmas I gave you my heart” eccetera eccetera.
Christmas Unicorn – Sufjan Stevens
Il pezzo è del 2012 ma è più attuale (e indie) che mai, perché il 2017 è stato decisamente l’anno degli unicorni. Cosa c’è di meglio, quindi, che mettere insieme queste magiche creature con il Natale? L’unicorno di Sufjan Stevens indossa un’uniforme fatta di oro ed è un concentrato di tutti i luoghi comuni del Natale, in tutte le sue versioni immaginabili. Con Joy Division in chiusura. Se vi piace la canzone sull’unicorno di Natale, Sufjan Stevens di canzoni di Natale ne ha sfornate in gran quantità.
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Christmas with Satan – James White
È Natale e a Natale siamo tutti più buoni, non si esclude nessuno dalle feste, nemmeno Satana. Questa bizzarra canzone è il risultato dell’ennesima raccolta di Natale alternativa. “La lista degli ospiti è esclusiva, solo i più cattivi tra i cattivi“, White è sicuro che la festa con Satana sarà riuscitissima, anche perché lui “è un gatto che sa bene quanto sia meglio dare piuttosto che ricevere“. Tra i tanti vantaggi che offre questo party esclusivo? Non si prega e nessuno deve stare attento a come si comporta. Ok James White, ci hai convinti, veniamo anche noi.
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The little drum machine boy – Beck
Restiamo in ambito indie con una canzone dal suono poco natalizio, a meno che nel vostro caso natalizio non includa una drum machine 808. Musicalmente il brano è già sopra le righe, ma si aggiunge a questo il robot di Hannukkah, si possono sentire svariati termini provenienti dalla religione ebraica. Il piccolo tamburino dei canti di Natale in versione moderna, Beck tempo fa ha dichiarato di essersi ispirato ai primi Outkast e a Busta Rhymes per le musiche. Le parole “Baruch Atah Adonei Elohenu Melech Ha Olom” fanno parte dell’inizio di una preghiera ebraica che si recita proprio ad Hannukkah.
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I saw mommy kissing Santa Claus – Amy Winehouse
Abbiamo barato un po’: questo in realtà è un classico natalizio, fatto e rifatto in mille modi, dai The Jacksons 5 fino a Amy Winehouse. Abbiamo scelto proprio lei per questo suggerimento, il pezzo originale risale al 1952 e fu un successone anche se il testo non è dei più innocenti. Infatti a qualcuno non andò giù, probabilmente nemmeno al marito della donna che ha baciato Babbo Natale… chissà se alla fine li ha beccati?
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Santa Doesn’t Cop Out On Dope – Sonic Youth
Il gruppo più natalizio che vi viene in mente? Non i Sonic Youth. E invece eccoli qui. Nel 1996 hanno inciso questo pezzo che inizia con un saluto rivolto ai bambini. Il gruppo è appena tornato dal Polo Nord, dove ha incontrato Babbo Natale, che non viene descritto esattamente come l’omone simpatico che tutti conoscono. O meglio, dipende dai punti di vista.
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Space Christmas – Shonen Knife
Non fatevi ingannare dal sound che fa molto Ramones. Il gruppo femminile è giapponese e la canzone è del 1991. “Sto aspettando che Babbo Natale arrivi sulla sua slitta trainata da bisonti” potrebbe già bastare. L’autrice del testo sogna di ricevere come regalo una navicella spaziale per andare su Plutone. Prima di partire, però, non bisogna dimenticarsi il cibo per il viaggio: gelato e marshmallow. Beh, vi avevamo avvisati che sarebbero state canzoni strane. Non garantiamo nemmeno sull’intonazione. Buon Natale e felice anno nuovo!
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Photo by Mira Bozhko