Si rimane stregati, ammaliati di fronte a tanta bellezza, vieni catturato e proiettato in un’altra dimensione quando ammiri quegli 11 giocatori che corrono su un prato verde e indossano una maglia blaugrana. Stasera, domani, quando si vuole, possiamo affermare con convinzione e fermezza che questo Barcellona è il calcio. Non esistono più aggettivi per definire questo collettivo straordinariamente meraviglioso e, allo stesso tempo, ad oggi non esiste avversario capace di resistere ai Guardiola boys, neanche il Manchester United del leggendario maestro Sir Alex Ferguson che aveva un conto aperto con il Barça e una voglia matta di vendicare quella sconfitta patita nella finale del 2009 giocata a Roma quando furono ancora una volta i blaugrana a soffiargli la terza Champions della sua straordinaria carriera. Nella magnifica e suggestiva cornice di Wembley, il tempio del calcio, il Barcellona compie l’ennesimo capolavoro della sua storia, un altro ai danni dei Red Devils, alzando al cielo di Londra e mostrando al mondo intero la Champions League laureandosi per la quarta volta campione d’Europa.
E’ il trionfo di Guardiola, alla sua seconda Champions vinta da allenatore, è il trionfo di Lionel Messi, capocannoniere di questa edizione con 11 reti messe a segno in 12 match disputati e che si appresta ad andare a vincere il suo terzo Pallone d’Oro in carriera, è il trionfo della Cantera catalana, ben 10 elementi provengono dal vivaio del club (Xavi, Puyol, Piquè, Busquets, Pedro, Victor Valdes, Bojan, Iniesta, Jeffren e lo stesso Messi), è il trionfo di una città intera, è il trionfo di una mentalità vincente che proietta questo glorioso club nella leggenda del calcio al pari del grande Real Madrid, l’eterno rivale.
Festeggia il Barcellona quindi che batte il Manchester United per 3-1 al termine di 90 minuti intensi in cui si affrontavano le due squadre più forti d’Europa e del mondo. Va a segno tutto il reparto avanzato blaugrana: è Pedro infatti ad aprire le marcature quasi alla mezz’ora, dopo un dominio assoluto e di possesso palla, che batte sul primo palo Van der Sar imbeccato da una magia di Xavi prima che il Manchester pareggi qualche minuto più tardi con il solito ruggito di Wayne Rooney che con un perfetto destro al volo da dentro l’area buca Valdes sull’angolo più lontano prolungando l’illusione dell’impresa inglese solo fino al 10 minuto della ripresa quando Lionel Messi con una rasoiata da fuori area fa secco Van der Sar, non esente da colpe, per la seconda volta; il tris lo cala l’altra punta di diamante catalana, quel David Villa che aveva trascinato a suon di gol la scorsa estate la Spagna alla conquista del Mondiale e che al 70′ mette la sua personale firma alla finale con un tiro a giro dal limite dell’area piazzandola lì dove il 40enne portiere olandese, alla sua ultima partita in carriera, non può arrivare. Il resto è solo accademia e passerella azulgrana anche se Rooney e compagni sono duri a morire e cercano con insistenza, ma senza fortuna e senza pungere più di tanto, la rete che avrebbe riaperto la partita e che avrebbe rimesso in discussione la finale. Ma la superiorità del Barcellona è schiacciante e a poco servono le proteste di Giggs che reclama un calcio di rigore per un tocco di mano in area di Villa. Onore all’avversario che avrebbe portato a casa sicuramente il trofeo se di fronte non avesse trovato questa squadra di extraterrestri al loro decimo titolo (2 Champions League, 3 Liga, 1 Coppa del Re, 2 Supercoppe di Spagna, 1 Supercoppa Europea e 1 Mondiale per Club) in poco meno di 3 anni. Roba mai vista prima.
I festeggiamenti finali ci regalano una scena commovente: la squadra lascia ad Abidal, operato solo due mesi fa per un brutto tumore al fegato e che ha giocato splendidamente tutta la gara, l’onore di alzare per primo il trofeo con la fascia di capitano al braccio, sotto lo sguardo di milioni di persone e sulle note di “Campeones, Campeones” dei tifosi spagnoli giunti in Inghilterra a sostenere i propri beniamini, e ciò la dice lunga su quanto sia meraviglioso questo gruppo composto da uomini prima che da calciatori. Il Barcellona è campione d’Europa!