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Castaignos all’ultimo respiro Siena Inter 0-1

Dal 24 settembre a Bologna nessun attaccante nerazzurro riusciva più a trovare il gol e con la rete di Castaignos l’Inter torna a casa con 3 punti fondamentali dalla difficile trasferta di Siena, anche senza  convincere per il gioco espresso. Ranieri punta forte con il nuovo modulo, ma la partita stenta a decollare con pochissime azioni da gioco rilevanti e un Pazzini a fare lo spettatore in attacco. È il Siena a giocarsela, coprendo tutti gli spazi e rischiando di trovare il vantaggio in diverse occasioni. Stesso copione nella ripresa, nonostante i cambi di Obi e Castaignos per Alvarez e Zarate, l’Inter gioca un calcio compassato e lento che si riduce spesso all’inutile fraseggio in orizzontale e in pochissime verticalizzazioni. Quando la partita sembra finire sul pari, arriva il guizzo vincente di Castaignos che ripaga la fiducia del tecnico romano segnando la sua prima rete stagionale e regalando 3 punti assolutamente decisivi per una risalita in classifica.

Nel dettaglio la sintesi di Siena Inter:
Ranieri non cambia nulla rispetto alle previsioni iniziali e sceglie il 4-1-4-1 già visto contro il Trabzonspor: centrocampo con Motta affiancato da Cambiasso e Stankovic, mentre Alvarez e Zarate agiscono sugli esterni in appoggio di Pazzini. Tribuna per l’altro baby talento Coutinho, che non ha smaltito al meglio i fastidi muscolari. Niente novità nemmeno per Sannino che scioglie i dubbi sull’attacco, vista l’indisponibilità di Destro schierando dal primo minuto Calaiò in coppia con Larrondo.

Castaignos decide Siena Inter | ©Getty Images

PRIMO TEMPO- Squadre molto chiuse nei primissimi minuti, con entrambe le compagini che chiudono tutti gli spazi e di conseguenza la partita si gioca molto a centrocampo in attesa che vengano serviti palloni migliori per le punte. Primi spunti nerazzurri che arrivano dalla fascia di Alvarez al 16’, con l’argentino che serve un gran cross in area a trovare la torre di Pazzini per un colpo di testa facilmente neutralizzabile da Brkcic di Zarate. Ritmi fin troppo lenti per i nerazzurri che si appoggiano troppo spesso a Julio Cesar in fase di ripartenza, permettendo in questo modo al Siena ogni volta di riorganizzare la linea difensiva.

La partita si infiamma alla mezz’ora sugli sviluppi di un calcio d’angolo per l’Inter, con Samuel che avrebbe l’occasione di segnare il gol del vantaggio e invece calcia malissimo addirittura facendo uscire il pallone fuori dall’area. A seguire ripartenza velocissima del Siena che ha sui piedi di Brienza l’occasione buona per punire l’Inter, con la conclusione del giocatore bianconero che va di poco alta sulla traversa. Ancora Siena nel finale con Calaiò che fa a sportellate con Samuel, calcia a incrociare di precisione sul secondo palo sorprendendo Julio Cesar ma il pallone finisce di poco a lato.

SECONDO TEMPO- Cambio a sorpresa per Ranieri che inaspettatamente all’inizio della ripresa boccia entrambi gli esterni e sostituisce Alvarez inserendo Obi,  con Castaignos a rilevare Zarate. Non cambia il modulo ma cambiano gli interpreti, ma è ancora il Siena ad essere pericoloso nei primissimi minuti con il solito Calaiò particolarmente ispirato. Il cambio effettuato da Ranieri non sembra modificare l’atteggiamento dei nerazzurri, che faticano a creare gioco, con i tifosi ancora in attesa di un azione degna di nota in zona offensiva. È invece il Siena a fare la partita e a rendersi particolarmente pericoloso nei pressi dell’area presidiata dal portiere nerazzurro, aiutato dalle tempestive chiusure di Samuel e Zanetti che tengono ancora immutato il risultato. Intanto Sannino al 19’ sostituisce uno stremato Calaiò inserendo Reginaldo. L’Inter di rivede in attacco al 21’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo in un azione molto rocambolesca dove arrivano alla conclusione prima Stankovic, poi Ranocchia, ma entrambi vengono murati senza trovare la porta del Siena. Ancora un cambio per Sannino che affida il peso dell’attacco a Gonzalez rilevando uno spento Larrondo, mentre Ranieri si gioca l’ultima carta rischiando tutto inserendo Milito per Cambiasso, con un’Inter a trazione anteriore. Arriva all’ultimo respiro il vantaggio nerazzurro con il peggiore in campo sin in quel momento, Castaignos che riceve palla da Thiago Motta, spalle alla porta controlla, si gira e calcia di precisione battendo Brkcic, segnando il suo primo gol in maglia nerazzurra. Espulsione negli ultimi minuti per Brienza che macchia la sua prova distruggendo per un gesto di stizza con un calcio la bandierina del corner, rimediando il secondo giallo e terminando la partita anzitempo.

Fischio finale e i nerazzurri passano all’Artemio Franchi con una prova decisamente opaca che garantisce comunque i 3 punti fondamentali per la risalita.

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