Curiosa la parabola di Danny Boyle: da autore maledetto mal visto da Hollywood e relegato nel limbo di piccole produzioni indipendenti a regista richiestissimo e ammirato dall’establishment. Tanto che per il suo prossimo film il regista inglese, premio Oscar nel 2009 per “The Millionaire” potrà contare, almeno stando alle indiscrezioni, su un cast stellare: Colin Firth, James McAvoy e Scarlett Johannson. Il nuovo film dell’eclettico autore di “Trainspotting” è un thriller psicologico, dall’emblematico titolo “Trance”. Il vincitore del premio Oscar per “Il discorso del Re”, Colin Firth, dovrebbe interpretare il personaggio di Aiden, un personaggio di secondo piano; Scarlett Johannson dovrebbe ricoprire il ruolo di Elizabeth, principale personaggio femminile della vicenda, mentre James McAvoy sarà con tutta probabilità Simon, il protagonista del film. Il cast di “Trance” può contare anche su Michael Fassbender, attore lanciato da Quentin Tarantino in “Bastardi senza gloria” e che vedremo prossimamente in “A dangerous method” di David Cronenberg e “Shame” di Steve McQueen. Al centro della storia di “Trance”, remake di un film tv del 2001, un assistente che mette in piedi una gang di ladri per rubare un’opera d’arte nella casa d’aste per cui lavoro. Dopo essersi ferito alla testa, l’uomo si risveglia però senza ricordare niente. Poiché è il solo a ricordare dove è nascosto il quadro da rubare la gang decide di ingaggiare un’ipnotizzatrice per capire se è veramente malato o se sta facendo il doppio gioco. “Trance”, stando a quanto riportato da IMDB, non dovrebbe uscire prima del 2013. Danny Boyle infatti si è preso un anno di riposo dopo la faticosa lavorazione di “127 ore” il bel film che è valso a James Franco una candidatura all’Oscar e al regista due nomination per la migliore sceneggiatura e il miglior film dell’anno. Danny Boyle torna quindi a confrontarsi con il thriller genere che ha caratterizzato buona parte della sua carriera: elementi thriller erano infatti presenti nel suo film d’esordio, la commedia nera “Piccoli omicidi tra amici” o nell’horror “28 giorni dopo” o nel fantascientifico “Sunshine” e anche nel recente “127 ore”.