Il Marassi è ormai terra di conquista e nonostante una classifica sempre più precaria la Sampdoria concede l’intera posta al Lecce di De Canio. I salentini dimostrano ancora una volta di esser una delle squadre più in forma del campionato e con una partita gagliarda e di grande qualità riescono ad avere la meglio dei doriani.
L’avvio dei padroni di casa è incoraggiante grazie alla spinta del pubblico ed una buona intensità di gioco determinata dal pressing a centrocampo di Poli e Palombo. Il maggior possesso palla non viene però mai concretizzato dalle parti di Rosati.
Il Lecce controlla e al 40′ alla prima vera occasione passa in vantaggio con capitan Di Michele lasciato colpevolmente solo in area di rigore. I tifosi comunque non abbandonano la squadra e in avvio di ripresa la Doria prova a rimettersi in partita con Rosati super su Guberti. I pugliesi chiudono tutti gli spazi costringendo i padroni di casa a lanci lunghi o a cross dalla fasce non utili per un attacco “molle” con Maccarone e Pozzi.
Arriva cosi il colpo del ko, Olivera si fa prima respingere un tiro da Curci ma sulla respinta è lesto metter in rete. La Samp a questo punto trova una scatto d’orgoglio con Maccarone ma nulla più. Dagli spalti parte la contestazione e i tifosi espongono un eloquente striscione “grazie Garrone, dalla Champions alla retrocessione”.
I salentini scavalcano proprio la Samp in classifica e con il prossimo impegno casalingo contro il Cagliari possono chiudere il discorso salvezza. Situazione sempre più complicata per i padroni di casa che dovranno far visita al Milan a San Siro.