E’ un progetto corale, realizzato con la particolarità del crowdfunding: “Community il film” è infatti parzialmente finanziato dai suoi stessi spettatori, chiunque voglia farlo può partecipare alla produzione.
Si tratta di un’idea originale, che sostiene i costi del cinema in maniera alternativa. Una parte dei finanziamenti arriva direttamente da operatori del settore e spettatori, davvero chiunque può contribuire con piccole o grandi somme ed in base a queste ottenere in cambio un regalo, dal semplice ringraziamento nei titoli di coda alla partecipazione diretta alle riprese del film sul set.”Community il film” è diretto dal milanese Alessandro Brunello e vanta già un cast particolarmente ricco, che comprende molti comici noti, da Leonardo Manera, passando per Franco Neri e Max Pisu. Qui di seguito una breve sinossi:
Community il film è una favola comica che racconta le vicende di un villaggio gipsy ai margini di una piccola cittadina. Quando una cricca di faccendieri vuole mettere le mani sull’area per stoccarvi segretamente dei rifiuti pericolosi,la colorata comunità si confronta in modo surreale ed esilarante con la minaccia di sgombero.
Per dare vita a questa commedia, il team di produzione ha deciso di creare il Comitato Community il Film, dando così il via al crowdfunding, ovvero una sottoscrizione popolare per sostenere parte dei costi di produzione. Così tutti possono contribuire con diverse quote, dai 5 ai mille euro e ad ogni quota corrisponde una sorpresa diversa, come già detto sopra. Le riprese potranno cominciare una volta raggiunti i 200.000 € di budget, l’idea di Alessandro Brunello è quella di condividere il progetto fin dal suo primo stadio e non solo a realizzazione avvenuta, sul sito www.communityilfilm.com chi è interessato può trovare tutte le informazioni necessarie. In questo modo si abbattono alcuni costi, quelli che oggi come oggi non rendono il cinema una risorsa accessibile a chiunque voglia viverlo attivamente ed in più fa sentire gli spettatori contribuenti parte integrante del lavoro. Voi cosa ne pensate?