E’ finalmente arrivato nelle sale italiane il nuovo film d’animazione della Disney intitolato “Frozen – Il regno di ghiaccio“.
Il film è diretto da Chris Buck e Jennifer Lee, arriva al cinema giusto in tempo per le feste natalizie, oggi vi mostriamo una nuova clip e parliamo anche di alcune curiosità del film. In una clip troverete un’intervista fatta a Serena Autieri, che nella versione italiana di “Frozen” presta la sua voce ad Elsa, mentre nella clip “La festa è finita” troviamo Elsa ed Anna durante una discussione e la folla scopre il potere magico di Elsa.
Prima delle clip trovate una carrellata di divertenti curiosità da “Frozen – Il regno di ghiaccio“, divertitevi a leggerle!
RACCONTAMI UNA STORIA
ASPETTA, CHE? – Una delle espressioni preferite di Anna—“Aspetta, che?”—è stato aggiunto al copione su suggerimento di Kristen Bell.
PURO DIVERTIMENTO – Quando il team creativo era alle prese con lo sviluppo del personaggio di Olaf, le possibilità erano davvero infinite. È stato quando si sono chiesti “Come penserebbe un pupazzo di neve?” che hanno scoperto Olaf: puro, semplice, innocente. In fondo il suo umorismo deriva dal suo modo di pensare semplice.
COME I SAMI – Il personaggio di Kristoff è stato notevolmente influenzato dalla gente Sami, indigeni delle aree più settentrionali della Norvegia.
I Sami sono famosi per l’allevamento delle renne, cosa che potrebbe spiegare perché il migliore amico di Kristoff è una renna di nome Sven. I realizzatori hanno visitato un’attività di allevamento di renne di proprietà dei Sami a Roros, Norvegia.
A un certo punto i realizzatori hanno chiamato la renna Thor, ma in seguito hanno cambiato idea a causa dell’improvvisa popolarità del nome all’interno dell’azienda.
È UN LIMONE – Il cavallo di Hans che salva Anna dalla caduta in acqua prima dell’incoronazione, ha un nome: Sitron, che in norvegese significa “limone”.
A CIASCUNO IL SUO COMPITO
INCREDIBILE! – Il direttore artistico Mike Giaimo e il suo team si sono recati in Norvegia per respirare l’atmosfera, verificare l’architettura, fare ricerche sulla cultura e la mitologia locali e lasciarsi ispirare dall’ambiente per il loro regno fantastico di Arendelle. In auto, treno e nave hanno visitato fortezze, castelli, musei, negozi, cattedrali, fiordi e ghiacciai.
Per trarre suggerimenti per il castello di Arendelle, il team ha visitato il castello medievale Akershus di Oslo e il Palazzo Reale Stiftsgården della città di Trondheim, uno degli edifici in legno più grandi della Scandinavia, che nel 1778 per la sua costruzione costò quasi 9 milioni di sterline.
Gli artisti hanno fatto viaggi in nave nei fiordi Geirangerfjord e Sognefjord, che con 205 chilometri è il fiordo più lungo della Norvegia (e il terzo più lungo al mondo). I fiordi sono spettacoli molto famosi del paesaggio norvegese, tanto che il Geirangerfjord e il Nærøyfjord fanno parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
NEVE ALTISSIMA – Gli animatori e gli artisti degli effetti si sono recati a Jackson Hole, Wyoming, per fare esperienza con la neve alta. Hanno indossato diversi tipi di vestiti, comprese gonne lunghe, per catturare l’impatto creato dai loro passi e il modo in cui la neve interagisce con l’abbigliamento.
IL GIORNO DELLA RENNA – I realizzatori hanno invitato una renna vera nei Walt Disney Animation Studios per osservare l’aspetto fisico e la gestualità dell’animale, successivamente caricaturizzati nella realizzazione della renna compagna di Kristoff, Sven in Frozen – Il regno di ghiaccio.
La renna ha mostrato una tecnica inaspettata nel gestire un prurito all’orecchio: ha usato le sue zampe posteriori, come farebbe un cane. In seguito anche Sven adotta la stessa tecnica.
Ben adattate a sopportare la neve e il freddo, la renna può abbassare la temperatura delle zampe fino quasi al congelamento per mantenere costante il calore del corpo durante l’inverno più rigido. Sono anche sorprendentemente veloci; un cucciolo di renna appena nato può facilmente battere un uomo nella corsa, cosa che spiega perché Kristoff si affida a Sven quando deve raggiungere Anna in fretta.
UNA CASA DI GHIACCIO – Molti membri del team di produzione si sono recati in Quebec per visitare l’Albergo di Ghiaccio come ispirazione per il palazzo di ghiaccio di Elsa ritratto in Frozen – Il regno di ghiaccio. Sebbene gli artisti siano stati ispirati e sorpresi dall’architettura di ghiaccio, nessuno ha pensato di trascorrere una notte in quelle stanze gelide.
VIVA LA NEVE – Con l’intento di perfezionare la magia di ghiaccio di Elsa i realizzatori hanno contattato il Dr. Thomas Painter, uno scienziato del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena famoso come il “Dr. Neve”, per imparare tutto sui fiocchi di neve dal punto di vista molecolare.
L’80% dell’acqua dolce presente sulla Terra è congelata sotto forma di ghiaccio o neve. La neve è incolore e chiara, ma la luce riflessa uniformemente sui cristalli di neve le dà il suo aspetto bianco.
Sebbene l’inverno senza fine che si abbatte all’improvviso sul regno di Arendelle in Frozen – Il regno di ghiaccio batta probabilmente qualsiasi record, la nevicata più abbondante in una sola giornata è stata registrata a Silver Lake, in Colorado, nel 1921 con 2 metri di neve. Valori superiori sono stati ipotizzati in aree più remote, ma nessuno era in zona a registrarli.
SUONA PIUTTOSTO BENE – Per infarcire il copione di parole, accenti ed espressioni norvegesi autentici, i realizzatori hanno chiamato Jackson Crawford, che insegna norreno antico, mitologia scandinava, Vichinghi e saghe presso la UCLA. La sua ricerca si concentra sulla storia del norreno antico e del norvegese.
Nel film è inserito anche il kulning norvegese, un richiamo melodico impiegato dagli allevatori per richiamare capre e pecore dai pascoli montani. La cantante norvegese e aspirante compositrice di colonne sonore cinematografiche Christine Hals è stata incaricata di eseguire questi vocalizzi particolari per il film.
PARLANDO DI TECNICA
DAVVERO SPECIALE – Un film di animazione presenta in media effetti speciali per circa il 45% delle sue riprese. Tuttavia, poiché la maggior parte di Frozen – Il regno di ghiaccio ha luogo nel bel mezzo di una tempesta invernale e la neve e il ghiaccio sono considerati effetti speciali, Frozen – Il regno di ghiaccio può essere considerato praticamente tutto extra speciale.
È UNA LUNGA STORIA – La scena in cui Elsa cammina verso il balcone del suo palazzo di ghiaccio appena costruito è lunga 218 fotogrammi ed è la più lunga del film in termini di rendering. Il singolo fotogramma ha richiesto più di 132 ore per il rendering (pari a oltre cinque giorni).
L’IMPORTANZA DEL LOOK
STILE NORVEGESE– Il direttore artistico Mike Giamo fonde l’abbigliamento tradizionale norvegese con la ricercatezza del vecchio stile hollywoodiano e una tavolozza di colori audaci creando così un look unico per i costumi di Frozen – Il regno di ghiaccio.
HAIR STYLE—Per ottenere l’aspetto di Elsa una volta fuggita dal regno, i realizzatori hanno invitato Danilo, hair stylist delle star, negli studi di Burbank per sperimentare con diversi stili e creare il nuovo aspetto audace di Elsa.
SPUNTANO ROSE OVUNQUE – Il Rosemaling, uno stile dell’arte decorativa tradizionale che si ritrova nel corso dell’intera storia norvegese, compare in tutto il film, sugli abiti, nell’architettura e viene persino evocato nella magia di Elsa e nelle sue creazioni di ghiaccio.
E INFINE…
DING! – Durante le attività quotidiane di animazione, i singoli animatori sedevano su una “sedia rovente” rossa e presentavano le loro scene ai registi per avere il loro riscontro. Se i registi erano contenti e non avevano nulla da aggiungere suonavano una campanella—approvato!—e tutti applaudivano.
Intervista a Serena Autieri
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La festa è finita
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L’inseguimento dei lupi
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