Negli USA sono già arrivati, in Italia li vedremo dal prossimo 16 settembre. Stiamo parlando de “I puffi“, il nuovo film di Raja Gosnell che ha deciso di portare sul grande schermo i celebri esserini blu nati dalla fantasia di Peyo e che oltreoceano non sono stati proprio apprezzatissimi. La release non è vicinissima, non ci resta che avere pazienza e scoprire cosa ne penseranno gli italiani! Ecco la sinossi: I Puffi arrivano sul grande schermo nella commedia per famiglie prodotta da Columbia Pictures e Sony Pictures Animation con la nuova tecnologia ibrida live-action. Lo stregone cattivo Gargamella insegue i Puffi fuori del villaggio in cui abitano e loro, attraverso un portale magico, cadono nel nostro mondo, nel bel mezzo di Central Park, a New York. Alti solo tre mele o poco più, si ritrovano proprio nella Grande Mela e devono sbrigarsi a tornare a casa prima che Gargamella li rintracci. Davvero notevole è il cast vocale originale Neil Patrick Harris, Jayma Mays, Sofía Vergara, Hank Azaria, Anton Yelchin, George Lopez, Katy Perry, Alan Cumming, Paul Reubens, Fred Armisen, Jonathan Winters. Dietro la macchina da presa, invece, c’è Raja Gosnell. Lo scorso 25 giugno si è tenuta la giornata mondiale dei puffi, nati nel lontano 1958 per un fumetto. Successivamente sono approdati in tv con il famosissimo cartone animato, chi di voi non conosce le sigle intonate da Cristina D’Avena? Il produttore Jordan Kerner ha così spiegato il successo dei Puffi:
I Puffi sono una sorta di nazione. Danno grande importanza alla famiglia e mettono l’accento sulla cooperazione. Ma la cosa più importante è che vedono sempre prima il lato positivo della gente. I Puffi si vogliono bene e si preoccupano l’uno dell’altro.
Véronique Culliford, figlia del creatore Peyo, ha spiegato che da tempo lei e la sua famiglia speravano in un film sui personaggi creati dal padre, per lei è stata una “magia” incontrare Kerner:
I Puffi sono tutti molto simili, ma ogni puffo è unico. Tutti possono riconoscersi in uno dei puffi, c’è un puffo per ogni personalità. Sono molto buoni, molto socievoli, possiedono tutte le qualità che la gente vorrebbe avere. Le storie sono rimaste popolari per generazioni, perché la gente rimane la stessa. Noi restiamo gli stessi e i Puffi rispecchiano le nostre vite. Possiamo adattarci al tempo che passa, alle nuove tecnologie, ma restiamo sempre noi.